di Paola Iandolo
"Non vi è nessuna prova che l’allevamento di bovini nelle aree del Comune di Serino affidati tra il 2020 e il 2021 avesse comportato una deturpazione e un’alterazione delle bellezze naturali nell’area protetta dei Parco dei Picentini". Depositate le motivazioni della sentenza di assoluzione per venticinque allevatori di bovini, tutti difesi dall’avvocato Carmine Pascarosa e il dirigente del SUAP del Comune di Serino, difeso dall’avvocato Altea Capriglione, mandati assolti dall’accusa di “distruzione o deturpamento di bellezze naturali” e “distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto” . Ad assolverli il giudice monocratico del Tribunale di Avellino al termine del processo celebrato con il rito abbreviato condizionato. I primi, gli allevatori, sono stati assolti con la formula “perché il fatto non costituisce reato”, il dirigente Suap del Comune di Serino “perché il fatto non sussiste”.
Gli avvocati Pascarosa e Capriglione avevano chiesto per i propri assistiti la definizione del procedimento con il rito abbreviato, condizionato alla acquisizione di alcuni documenti. A partire dai bollettini di pagamento, dal quale si evinceva il numero dei bovini per i quali era stata richiesta l’autorizzazione al pascolo; atti di proprietà dei terreni sui quali pascolavano gli animali dei loro assistiti; i contratti di fitto di alcuni terreni e i bollettini di pagamento del fieno acquistato per i bovini. Infatti le accuse ai venti allevatori e al dirigente del Suap che aveva firmato per l’assegnazione della fida pascolo per gli anni 2020 e 2021 e le singole autorizzazioni agli allevatori, erano quelle di aver alterato le bellezze naturali dei luoghi, soggetti e dell’Autorità, con il pascolo di bovini e ovini effettuato nei boschi di proprietà del Comune di Serino, in una zona rientrante nel perimetro del Parco Regionale dei Monti Picentini – territori ricoperti da boschi, su superficie un carico di bestiame superiore a quanto stabilito nel Piano di Assestamento Forestale. Alla luce del materiale presentato dai legali il giudice Rega ha mandato tutti assolti.
