di Paola Iandolo
L'ultima scossa registrata dai sismografi dell'Ingv è stata registrata alle 2.45 di questa notte di magnitudo 2.1 con epicentro sempre a Montefredane. "Attualmente la situazione è monitorata" qeste parole del comandante dei vigili del fuoco dei vigili del fuoco di Avellino, Mario Bellizzi. Al momento "non abbiamo segnalazioni di danni significativi, soltanto qualcosa di lieve entità, non si sono registrati danni strutturali". Ma Bellizzi ha chiarito anche che "Fino a ieri pomeriggio si parlava di uno sciame sismico in atto; ora, invece, si tratta di una sequenza sismica, di una serie di terremoti che non hanno un’energia tale da provocare danni strutturali significativi. La situazione resta da tenere sotto osservazione". Riferendosi alla scossa di sabato sera, Bellizzi ha sottolineato che "quella di ieri sera è stata più forte e più lunga rispetto a quella di venerdì", spiegando che "l’energia rilasciata è stata da cinque a sei volte superiore rispetto a quella del giorno precedente, ma rientra comunque nella dinamica di una serie di eventi sismici".
Il comandante considera legittima la preoccupazione della popolazione: "Quando esiste una storia sismica come quella dell'Irpinia, caratterizzata da terremoti anche di una certa rilevanza, dobbiamo mantenere un livello di attenzione elevato, il Dipartimento della Protezione Civile sta seguendo la situazione anche dal punto di vista tecnico, e la dirigenza nazionale monitora costantemente l’evoluzione da Roma". Infine, citando le informazioni ricevute dal sismologo Maurizio Pignone dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Bellizzi ha chiarito che "l’area sismica interessata, storicamente, non ha mai raggiunto magnitudo di 4.9 o 5.0. Da un certo punto di vista si tratta di un dato tranquillizzante – ha concluso – perché indica che questa casistica sismica non è paragonabile a quella che diede origine al terremoto dell’Irpinia".
