Maxi giro di usura ed estorsioni in danno di due imprenditori di Solofra: applicata la misura cautelare in carcere per M.E., difeso dall'avvocato Gaetano Aufiero. L'uomo, considerato componente del Nuovo Clan Partenio, è comparso questa mattina nel carcere di Secondigliano davanti al Gip del Tribunale di Napoli.
L'uomo, che giovedì si è consegnato agli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Salerno, agli ordini del caposezione, il tenente colonnello Fabio Gargiulo, ha risposto alle domande del magistrato, che non ha convalidato il decreto di fermo di indiziato di delitto di usura ed estorsione, ma nei confronti del 49enne avellinse ha applicato la misura in carcere.
Intanto è ancora irreperibile quello che per gli inqurenti è il referente del Nuovo Clan Partenio, D.B. difeso dall'avvocato Raffaele Bizzarro.
M.E. è accusato di aver partecipato alle condotte usurarie scoperte dalle indagini della Dda di Salerno, coordinata dal Procuratore Aggiunto Francesco Soviero nei confronti di due imprenditori di Solofra, in difficoltà economiche.
Stando alle accuse, le due vittime, dopo un incontro nell’ottobre del 2024 in un bar di Bellizzi, avrebbero dovuto corrispondere a M.E. duemila euro al mese come interesse sulla somma di 60mila euro residua del debito e degli interessi usurari. Il 49enne nella mattinata del blitz fatto scattare dalla Dia di Salerno si trovava all’estero in vacanza e avrebbe praticamente anticipato il rientro per consegnarsi al personale della Direzione Investigativa Antimafia di Salerno.
