Avellino, operazione contro i furti d’auto: così è stata sgominata la banda

Ad accogliere la richiesta del pubblico ministero il gip Antonio Sicuranza

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Serino.  

di Paola Iandolo

I carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno arrestato cinque persone, accusate di far parte di un’organizzazione criminale dedita ai furti di autovetture nelle province di Avellino e Salerno. Quattro sono finite in carcere e una agli arresti domiciliari, nell’ambito di un’operazione che ha smantellato una presunta banda di ladri d’auto attiva tra marzo e giugno 2025.

Chi sono gli arrestati

In carcere sono finiti V.D.P., T.F., S.D.C. e M.P., mentre D.T. è stato posto ai domiciliari.
Il Gip Antonio Sicuranza ha invece respinto la richiesta di misura cautelare per altri tre indagati – G.N., O.D.L. e S.F. – già sottoposti a interrogatorio preventivo.
Gli indagati sono difesi dagli avvocati Valentina Musto, Vincenzo Iasuzzo, Domenico Iannone, Gennaro De Gennaro, Matteo Fimiani e Raffaele Donadio.

L’indagine dei Carabinieri

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica, che ha coordinato l’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Compagnia di Solofra.

Secondo gli inquirenti, le indagini hanno permesso di ricostruire un grave quadro indiziario grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza e alla tracciatura dei percorsi dei veicoli rubati.
Il gruppo avrebbe agito con metodi collaudati e una notevole professionalità, spostandosi tra i territori di Avellino e Salerno.

23 furti accertati, 15 auto recuperate

Agli indagati vengono contestati 23 furti di auto, di cui 15 mezzi sono stati rinvenuti e restituiti ai proprietari.
L’operazione rappresenta un importante risultato nella lotta ai furti d’auto in Campania, fenomeno che negli ultimi mesi ha destato forte allarme tra i cittadini.

Videosorveglianza e collaborazione dei cittadini

La Procura e l’Arma dei Carabinieri sottolineano come il buon esito dell’indagine sia stato possibile anche grazie alla collaborazione delle vittime e all’efficienza dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati presenti sul territorio.
L’attività rientra in un più ampio piano di contrasto alla criminalità predatoria, portato avanti dal Comando Provinciale di Avellino.