Avellino, incidenti falsi: coinvolti anche tre medici e un avvocato avellinese

L'udienza preliminare proseguirà il prossimo 25 febbraio davanti al gup Lucio Galeota

avellino incidenti falsi coinvolti anche tre medici e un avvocato avellinese
Avellino.  

di Paola Iandolo 

Avrebbero attestato e certificato la sussistenza di lesioni derivanti da incidenti stradali falsi e simulati.  Stamattina l’udienza preliminare per cinquantotto imputati tra cui figurano tre medici A. C., G. I., L. S.  e un avvocato di Avellino G. O. è stata rinviata al 25 febbraio prossimo, per dei difetti di notifica.

I numeri dei falsi incidenti

 I cinquantotto imputati sono accusati - a vario titolo - di concorso in falso ideologico e falso materiale, truffa assicurativa, fraudolento danneggiamento di beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona. Sono settantaquattro i sinistri attenzionati dagli inquirenti e ritenuti fasulli ad avviso della pubblica accusa, mentre sono settantasette i capi di imputazione, che hanno ricostruito tutti i sinistri presuntamente falsi.

Il sistema

Un meccanismo rodato teso a truffare diverse compagnie assicurative alle quali gli indagati - per il tramite di alcuni legali – provvedevano ad inoltrare la richiesta di risarcimento per lesioni derivanti da incidenti stradali falsi avvenuti in zone diverse del territorio provinciale e per i quali spesso richiedevano anche l’intervento delle forze dell’ordine per i rilievi del caso. In altri casi i conducenti delle vetture coinvolte nei falsi incidenti compilavano il modulo di constatazione amichevole di denuncia di incidente, con contestuale richiesta di risarcimento danni, tramite alcuni avvocati allegando anche documentazione medica apocrifa, dopo aver indotto in errore il personale medico redigente.

Le anomalie riscontrate

In alcuni casi le compagnie assicuratrici hanno rilevato delle discrasie rispetto ai fatti ricostruiti con la denuncia del sinistro e dunque non procedevano a liquidare i danni paventati negli incidenti falsi. Ma nella maggior parte dei casi- come accertato dagli inquirenti - le richieste di risarcimento andavano a buon fine con il riconoscimento del danno e la liquidazione del risarcimento. Migliaia di euro, ottenuti anche grazie alla certificazione medica falsa redatta da alcuni medici compiacenti.

Il ruolo dell'avvocato 

L'avvocato del foro di Avellino sarebbe coinvolto in due dei settanta sinistri contestati.  ll legale in concorso con altri indagati - per alcuni dei quali si procede separatamente - al fine di trarre in inganno due distinte società assicurative ed ottenere il risarcimento del danno, avrebbero dato il via alla pratica per sinistri che non si sarebbero mai verificati precostituendo elementi di prova falsi