di Paola Iandolo
Da tentato omicidio ad omicidio volontario con la contestazione delle aggravanti. Questa la nuova contestazione mossa nei confronti degli imputati per il decesso del detenuto Paolo Piccolo avvenuto il 18 ottobre dopo un anno di agonia. Il processo è stato trasferito dal Collegio Penale alla Corte d'Assise composta da due giudici togati e la giuria popolare, competente per giudicare gli omicidi.
l pubblico ministero però ha sollevato anche le nuove contestazioni relativo alle lesioni riportate dai due agenti sequestrati quella sera quando Piccolo, il 26enne di Barra, è stata brutalmente picchiato.
Gli imputati - collegati da remoto - hanno preso atto anche delle nuove contestazioni, ad eccezioni di G.F. che lo farà nel corso della prossima udienza.
Gli indagati rispondono di omicidio, per fatti avvenuti il 22 ottobre 2024 - quando erano detenuti nella Casa Circondariale di Bellizzi Irpino. A.P. e C.G. sono stati condannati a 7 anni e 4 mesi, mentre R.Z. è stato condannato a 10 anni e 8 mesi di reclusione.Gli undici - stando alla pubblica accusa- presero parte all’aggressione di Piccolo con calci, pugni e utilizzando bastoni, oggetti acuminati e contundenti.
Il 26enne orginario di Barra venne ridotto in fin di vita e fu salvato solo dall’ intervento di un altro detenuto, che a braccio lo trasportò nell'infermieria salvando dalle grinfie degli altri ristretti. Ma a distanza di anno di ricovero nel reparto di terapia intensiva Paolo Piccolo è deceduto.
