Un complotto orchestrato alla perfezione, con dossier anonimi dai contenuti mendaci e testimonianze poco attendibili che mirano a destabilizzare l'opinione pubblica. Con lo scopo di appropriarsi dell'ingente patrimonio della congregazione dei Frati Francescani dell'Immacolata. Questa la sintesi della contro-denuncia riportata da “Il Fatto Quotidiano", con il quale Padre Stefano Manelli, si è difeso dalle accuse a suo carico, che hanno precipitato la comunità religiosa di Frigento (AV) nell'occhio del ciclone.
Il fondatore della congregazione è stato destituito per la nebulosa gestione dei fondi e beni dell'ordine e indagato dalla Procura di Avellino per presunti abusi e maltrattamenti nei confronti delle ex-suore che ne facevano parte. Una vicenda che annovera, fra le testimonianze raccolte, anche quelle relative a giuramenti obbedienza, con lettere di devozione scritte col sangue e altri macabri riti.
Per Manelli niente di più che un complotto orchestrato dalle alte sfere del clero per accaparrarsi un patrimonio che si attesta sui 30 milioni di euro tra depositi, immobili, terreni, un impianto radio-tv, 5 impianti fotovoltaici, 102 autovetture.
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Andrea Fantucchio