Bisaccia e l'idea di vendere le case a un euro sulla CNN

La tv americana incantata dal borgo irpino e dalla cucina dell'Alta Irpinia

bisaccia e l idea di vendere le case a un euro sulla cnn
Bisaccia.  

Per alcuni, la prospettiva di acquistare una casa a pochi soldi in Italia è l’occasione per lasciarsi la propria vecchia vita alle spalle e ricominciare tutto daccapo.

Ma l’ultimo comune ad offrire case abbandonate a solo un euro sta in provando a incoraggiare le famiglie e i gruppi di amici a comprare proprietà multiple per ripoplare la sua comunità. 

Bisaccia un caratteristico borgo della Campania, una delle regioni sud Italia, sta mettendo in vendita 90 abitazioni abbandonate ad un euro, nel tentativo, già messo in atto da altri comuni italiani, di salvare le comunità morenti incentivando le persone a vivere in questi borghi spopolati.

Qui ci troviamo difronte ad una situazione particolare” ha detto il vicesindaco Francesco Tartaglia alla CNN Travell’area abbandonata si estende attraverso la parte più antica del borgo. Le case abbandonate sono costruite l’una di fianco all’altra nelle stesse strade. Alcune addirittura hanno la stessa entrata, lo stesso portone

Per questo accogliamo famiglie, gruppi di amici, persone che si conoscono e investitori, per unire le forze. Noi li incoraggiamo ad acquistare più di una casa per avere un impatto reale e per ridare respiro e vota a questi luoghi.”

Come è tipico per il mercato italiano degli immobili, gli acquirenti si sobbarcano la ristrutturazione della casa, purtroppo però negli altri comuni non c’è un investimento statale e un tempo deciso per terminare i lavori.

Il vantaggio di Bisaccia è che il comune detiene la proprietà di tutte le case vuote abbandonate anni fa dai residente che partivano in cerca di un futuro migliore. In molte altre realtà comunali che offrono le case a un euro, al contrario di Bisaccia, le transazioni si impanata in difficili e ingarbuigliate compravendite per ritrovare i proprietari reali dell’immobile o i loro eredi.

Questa condizione - dice Tartaglia -  è una garanzia che il processo di acquisto avvera in maniera veloce e semplice, non dobbiamo ricercare alcun erede dei vecchi proprietari né tantomeno avere a che fare con terze parti”. 

Accomodata sopra due gentili e ondeggianti colline circondate da una bassa foresta, Bisaccia è una macchia addormentata

Un tempo era un centro feudale fiorente, rinomato per la lavorazione della lana e per i suoi artigiani, è stato poi nel tempo colpito da una forte emigrazione. Una serie di forti terremoti, l’ultimo quello del 1980, ha accelerato il suo declino demografico. 

“Bisaccia è soprannominato come il “borgo gentile” perché, nonostante le difficoltà, i suoi abitanti sono sempre stati rispettosi, accoglienti, grandi lavoratori e resistenti” dice Tartaglia.

I nuovi arrivati qui sono coccolare e curati. Vogliamo che questo luogo splenda di nuovo”.

Gli abitanti locali hanno la reputazione di essere persone amichevoli e amanti del buonvivere, che si divertono a darsi dei soprannomi derivanti dalle particolarità fisiche e dai tic di ognuno.

Ma sono anche conosciuti per il loro carattere focoso. I bisaccesi discendono dalle tribù italiche dei Sanniti che hanno abitato le colline nei dintorni e combattuto con foga e con onore contro l’impero Romano prima di capitolare. 

Una leggenda vuole che Bisaccia sia stata costruita sulle ceneri della mitologica antica città Sannita di Romulea.

Il nome “Bisaccia” sembra risalire al Latino “vis” o “forza”. Il suo stemma raffigura due leoni che combattono.

Le cave dell’età del bronzo e le catacombe, punto di pascolo per pecore e mandrie di mucche, sono campi dove ora si produce energia eolica. L’opulenta Tomba della Principessa e il museo archeologico sono le cose da visitare. 

Il belvedere del paese offre una vista bucolica su santuari e rovine delle vile romane. 

Il fascino pittoresco di Bisaccia deriva dall’inquietante atmosfera delle case abbandonate che sono vicino alla parte ancora vibrante del paese fatta di negozi e famiglie. 

Le vecchie case abbandonata dei contadini e dei pastori, fatte da muri spessi con pietre vive a vista, sono situate nel centro storico del paese, ammassate ai piedi del sovrastante castello medievale.

Erbe robuste sono cresciute sulle porte scardinate, sulle scale arrugginite e nelle finestre rotte. Oggetti dimenticati e cucine distrutte si trovano in stanze piene di cumuli di rottami. 

Un labirinto di vicoli fatti di ciottoli grezzi non livellati connettono una serie di portali di pietra a volta e dai quali pendono robuste felci.

Le nuove case color pastello, blu, rosa, verdi e giallo, sorgono vicino al palazzo aristocratico Barocco con la sua facciata sfarzosa e i suoi balconi decorati. 

Un nuovo “albergo diffuso” creato in vari palazzi del centro storico di Bisaccia offre ai visitatori l’opportunità di provare appieno il sentimento di un paese morto e la vibrazione di un paese che sopravvive

Oltre la Paese, Bisaccia vanta una location unica per un spettacolare viaggio.

É a cavallo tra 3 regioni dell’Italia meridionale: Campania, Basilicata e Puglia. Napoli e il World Heritage dell’Unesco di Matera sono entrambi vicini e raggiungibili velocemente da Bisaccia. 

“il nostro folklore e le nostre tradizioni son il prodotto di una contaminazione pittoresca tra le regioni, celebriamo il Carnevale con maschere locali e abbiamo una varietà di racconti e di cibi che abbracciano le caratteristiche delle tre regioni” dice Tartaglia “ è come avere il meglio delle tre regioni in un solo posto”.

Nel passato le colline isolate del paese erano un luogo perfetto per i banditi dal medioevo a alla fine dell’800, ma è stato anche rifugio per i regnanti. L’Imperatore Federico II, conosciuto come “l’illuminato” per la sua passione e il suo sostengo alle arti e alle scienze, amava cacciare in questi boschi nel tredicesimo secolo. 

Ogni anno un festival di attori in costume rievoca i tempi nei quali l’imperatore frequentava il paese, mentre a Natale il presepe vivente attira centinaio di visitatori affascinati. 

Le campagne offrono percorsi di trekking lungo vecchie strade per i greggi immersi nella natura incontaminata e nei silenzi profondi. 

Gli escursionisti possono esplorare le aree circostanti tra praterie e luoghi abbandonati sempre più lontani dal centro del paese. 

Una frazione fantasma chiamata Borgo Oscata, dove vivono appena 20 persone, è stata riportata in vita

Noi stiamo lavorando si un gran progetto di ripristino per trasformare questo microcosmo in un rifugio turistico dove i visitatori possono vivere l’esperienza della vita contadina” di ce Tartaglia. 

Una idilliaca e bucolica scenografia fatta, naturalmente, di buon cibo e menù gourmet ricchi di proteine. 

Tra le prelibatezze c’è l’agnello e il soffritto di carne con pane e peperoni dolci serviti nella festa annuale.

Bisaccia è anche il regno della pasta, che qui assume svariati formati.

Le treidde sono una pasta attorcigliata fatta in casa mentre il marcannale sono spaghetti più spessi. Li Cauzungiédde sono ravioli farciti di ricotta, le vrecchiedde sono le orecchiette servite con un ragù e le laane sono una tipologia di pasta che viene cucinata con i fagioli.

Gli struffoli son un dolce fatto di piccola pasta dritta ricoperta di miele, mentre la squarcella è un dolce pasquale con glassa. 

Tra le specialità dei formaggi troviamo il caciocavallo con la lacrima e il pecorino fatto con il latte di pecora. L’affettato più importante di Bisaccia è la cosiddetta soppressata, una salsiccia spessa e unta fatta con lardo, il peperoncino e le spezie.

 

tradotto dall'aricolo della CNN Travel: "Another Italian town is selling dozens of $1 homes" di Salvatore Cassese