Il racconto del dolore di una perdita e la guarigione delle emozioni in un libro, che arriva dritto al cuore del lettore. Un altro importante riconoscimento arriva per lo scrittore avellinese Antonio Cucciniello e per il suo ultimo romanzo "Gabry", entrato nella sestina dei finalisti del Premio Letterario Castel di Carta. La cerimonia di premiazione avrà luogo sabato 7 giugno a Cava dei Tirreni, nella splendida cornice del Palazzo di Città, sotto la guida attenta del Presidente di Giuria Maurizio De Giovanni.
Cucciniello con questo testo si introduce nel dolore della perdita, l’elaborazione di un lutto che fa scendere il protagonista negli inferi della psiche fino a trovare un significato al valore del buio.
Una riflessione sull’esistenza umana e sul dolore, a partire dalle risorse straordinaria a cui l’uomo riesce ad attingere, anche di fronte alle difficoltà. Gabry il romanzo di Antonio Cucciniello, edito da Pendragon entra dunque nella sestina dei finalisti dell'importante premio.
Antonio Cucciniello è docente esperto in formazione veicolata attraverso l’approccio sistemico vitale (una metodologia di management sviluppata nell’ambito dell’economia d’impresa, ma generalizzabile a qualsiasi contesto “vitale”). Ideatore e divulgatore della “scrittur-anima”, da ormai un decennio collabora con le università e le scuole promuovendo il progetto “Romanzo come esperienza vitale” che si propone di diffondere tra i ragazzi la passione per la lettura. Tra i suoi lavori: Un’altra opportunità (2003), Hyria (2005) e Vittime (2008). Per Pendragon ha pubblicato il romanzo Le ali del bruco (2015), Un’altra opportunità (2018), Pathemata mathemata (2019).
