"Novolegno, basta chiacchiere, serve riqualificazione seria"

L'appello di Tonino Aufiero presidente del consiglio e già sindaco del comune di Pratola Serra

novolegno basta chiacchiere serve riqualificazione seria

Riceviamo e pubblichiamo

Pratola Serra.  

"La questione della Novolegno interessa tutti noi, come cittadini e come amministratori, soprattutto in considerazione della grave crisi che sta interessando lo stabilimento di Arcella." E' l'appello di Tonino Aufiero presidente del consiglio e già sindaco del comune di Pratola Serra.

"Si deve fare però attenzione: bisogna evitare facili strumentalizzazioni che fino ad oggi purtroppo sono state fatte con un falso buonismo azionando battaglie personalistiche e populistiche.Cosa pensano, cosa dicono questi personaggi  ora che centinaia di operai con le loro famiglie si ritrovano in una condizione sociale precaria? È facile urlare “Questo no, quest’altro no”. Troppo facile opporsi, altro invece è proporre !!! Ecco: dove sono queste proposte? Oltre ai no e agli allarmismi, cosa è stato proposto di fare? A quanto pare nulla!!!

Altro rammarico ancor più grave riguarda la nostra politica per così dire “centrale”, e cioè i consiglieri regionali che non sono stati in grado di trovare, formulare una soluzione. Eppure abbiamo un governatore della Campania che si dice attento e sensibile a tutte le questioni che accadono. Ebbene dov’è questa sensibilità, questa attenzione, dove sono i consiglieri e gli assessori regionali quando si tratta di darsi da fare veramente, quando si tratta di operai e famiglie senza più un lavoro. Dove è l’attuale governo regionale quando è chiamato a mettere in essere misure importanti al fine di riqualificare la Novolegno e garantire i livelli occupazionali oggi seriamente a rischio?

L’unica proposta, poi, è quella di riqualificare la Novolegno realizzando un biodigestore !!! Questo è il sintomo  evidente dell’incapacità di amministrare ma soprattutto testimonianza della pochezza, anzi della assoluta essenza e mancanza di una seria programmazione politica. E quindi di cosa parliamo? Realizzare un biodigestore in una zona, come quella di Pianodardine che, oltre ad essere già massicciamente industrializzata, ha anche uno Stir poco distante!!! 

Cioè si è pensato di mettere una “pezza” andando ad incidere sull’ambiente! Sbagliatissimo! È qui che entra in gioco tutto il discorso ambientale: si deve fermare sul nascere il tentativo di praticare scelte scellerate, che potrebbero danneggiare il territorio. È sulla ipotetica realizzazione di progetti senza senso che si deve intervenire. Questo significa amare il proprio territorio, tutelarlo e salvaguardalo. È facile ergersi ad ambientalista, difficile invece essere e praticare scelte ambientaliste!

E ancora, sembrerebbe che imprenditori importanti si fossero fatti avanti per realizzare un importante polo logistico e questo, magari, avrebbe potuto essere un discorso da approfondire seriamente. Ma a quanto pare, più un’idea sembra buona, è più non viene perseguita: sembrerebbe infatti che gli interlocutori territoriali abbiano fatto una sorta di opera di dissuasione a tal proposito.

Insomma: quale politica viene fatta nel e per il nostro territorio? Vedo una generale e mortificante improvvisazione. Eppure c’è stato tutto il tempo per intervenire, per dialogare, per proporre. Questi sono i quesiti che ci dobbiamo porre!

Finora quello che si è visto è solo una passerella di personaggi che, invece di trovare proposte concrete, appaiono sempre distratti, lontani dai problemi delle aree interne. Ecco, si verificano passerelle ora che sono imminenti le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale. Doveva essere ed è ancora tutt’ora compito di chi sta rappresentando questa Provincia in Regione ad occuparsi delle nostre questioni.

Vorrà dire che il problema sarà risolto dal prossimo Governo Regionale di centrodestra guidato da Caldoro visto che la politica attualmente al governo regionale ha lasciato molto a desiderare .