Covid, vanno in gita a San Giovanni Rotondo: 28 positivi

Il sindaco: continua lo screening a Mirabella

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Mirabella Eclano.  

Sono 54 casi di coronavirus in paese e c'è la certezza di un focolaio che si è acceso per una gita religiosa, alla quale hanno preso parte 35 persone che hanno viaggiato insieme a bordo di un bus.

A Mirabella Eclano continuano le indagini degli epidemiologi dell’Asl per cercare di individuare tutti i positivi e tentare di circoscrivere il contagio da coronavirus, riferito a due cluster uno in una scuola, un altro, il più esteso, riferito ad una gita religiosa.

Un focolaio, quello riferito alla gita, che avrebbe contagiato anche 7  residenti di Bonito ed uno per parte tra Ariano Irpino, Sant’Angelo all’Esca e Venticano.

Tutto sarebbe partito lo scorso 16 settembre quando c’è stata una gita religiosa a San Giovanni Rotondo, alla quale avrebbero partecipato circa 35 persone, tutte sullo stesso pullman. Complice, forse, la vicinanza a bordo del bus si sarebbe innescata la catena di contagi.  La maggior parte dei partecipanti risiede a Mirabella Eclano, ma altri risiedono nei comuni del comprensorio.

I contagi continuano a confermare l’alta contagiosità del virus.

Dei pellegrini , fino a questo momento, sono risultate positive 28 persone. Tra i partecipanti al viaggio religioso anche il 71enne di Mirabella, deceduto nel Ospedale Covid del Moscati, stroncato da un arresto cardiaco. Da questi casi si sarebbe innescata anche l’infezione alla scuola elementare. 16 i bambini che si sono ammalati di coronavirus.

In totale sono 54 i residenti di Mirabella con il covid, a questi vanno aggiunti altri 3 positivi di cui 2 bambini ed un adulto. C'è molta attesa in paese. Lo scrrening continua e il sindaco Ruggiero segue minuto dopo minuto l'evolversi della vicenda. "Invito tutti a rispettare le regole -spiega il sindaco -. Serve buonsenso e rigore in questa fase in cui la nostra comunità è provata da questo momento storico, colpita al cuore dal decesso di un nostro concittadino. La mente torna indietro ai mesi difficili del lockdown e il timore è che il Covid torni a mietere vittime".