"Come gruppo Consiliare ScegliAmo Pietrastornina esprimiamo apprezzamento per la nota che il Sindaco di Pietrastornina ha inviato all’Alto Calore in merito alla vera e propria crisi idrica di via Ciglio.
E, aggiungeremmo: finalmente, era ora! Ma forse è il caso di porsi anche qualche domanda in merito: come mai l’emergenza idrica non riguarda tutti i comuni del territorio in egual misura?"
Le domande
"L’amministrazione comunale di Pietrastornina ha qualche responsabilità in merito? Quest’ultima ha fatto e fa la sua parte per mitigare questo fenomeno, magari segnalando per tempo le perdite e pretendendo celeri riparazioni? Come mai alcuni Comuni nel tempo hanno operato in modo da rinnovare la loro rete idrica e quella di Pietrastornina no? La società Acs che gestisce il servizio e’ all’altezza del compito affidatogli? Cosa fanno i soci dell’Acs ( i Comuni, tra cui Pietrastornina) per cambiare l’ attuale andazzo di questa società?
Infine, noi cittadini dovremmo farci un esame di coscienza, per vedere se sempre facciamo la nostra parte adottando comportamenti virtuosi nell’uso di questo prezioso bene e non sostenendo una classe dirigente evidentemente inerte e inadeguata.
In altre parole, faremmo bene anche a ricordarci dei problemi a tempo debito e non solo quando si presentano.
Perché di certo non è colpa del destino cinico e baro se il nostro comune è maglia nera nella graduatoria dei comuni Acs con più consumi.
A Pietrastornina servono 1110 litri al secondo rispetto ai 236 stimati ossia quasi cinque volte in più! E, poco o nulla c'entra l’incremento della popolazione nel periodo estivo.
Se proprio questa amministrazione non sa come fare, volga lo sguardo verso il comune di Grottolella e potrà trarre validissimi spunti in merito". Fin qui la nota integrale del gruppo consiliare ScegliAmo Pietrastornina.
