Un’idea per colmare un vuoto infrastrutturale. Il progetto per una nuova linea ferroviaria tra Avellino e Napoli nasce per rispondere a un’esigenza antica e mai risolta: quella di superare l’isolamento dell’Irpinia. Presentato nella sede dell’Ance Avellino, il piano prevede un collegamento rapido e diretto verso il capoluogo campano, integrato con infrastrutture esistenti, a partire dalla stazione di Napoli Centrale fino al nodo di Borgo Ferrovia, già interessato dall’elettrificazione della tratta Salerno–Avellino–Benevento.
Un tracciato moderno e intermodale
Il progetto, firmato dallo studio Smithbarracco, propone un’infrastruttura a semplice binario standard RFI che collega Avellino a Napoli attraversando nodi strategici come Afragola, Nola e Baiano. Il tracciato si sviluppa secondo un modello ad anello, in grado di connettere le varie zone della città irpina tramite un sistema tranviario moderno. È prevista anche l’integrazione della stazione Hirpinia e della linea turistica Avellino-Rocchetta, in un’ottica di intermodalità e valorizzazione delle aree interne.
Dalla periferia al centro della Campania
Secondo l’architetto Mauro Smith, il progetto punta a trasformare Avellino in un nodo attivo del sistema regionale e nazionale, rendendola parte integrante delle direttrici europee. Le nuove stazioni, i collegamenti ai nodi logistici e i servizi per i pendolari sono pensati per stimolare la rigenerazione urbana e trattenere i giovani sul territorio. L’infrastruttura, che recupera per metà tratte esistenti, è anche sostenibile ed economica.
Un’opportunità per ripensare l’Irpinia
Il presidente di Ance Avellino, Silvio Sarno, ha sottolineato la necessità di rompere il circolo vizioso dell’isolamento, proponendo il progetto come una risposta concreta ai ritardi infrastrutturali. La mobilità, ha spiegato, è oggi la chiave per attrarre investimenti, rilanciare l’economia e dare dignità alle comunità dell’entroterra.
Una sfida per l’intero territorio
Sarno ha auspicato un confronto costruttivo con sindaci e istituzioni, sottolineando il ruolo decisivo che potrebbe svolgere Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente dell’Anci. Secondo l’Ance, Avellino si trova al centro geografico dell’asse Napoli-Bari ma resta ancora ai margini. Un’inversione di rotta è possibile, a patto di investire subito in opere strutturali.