Voto, stop a Cipriano nel Pd: interviene Zingaretti

Il segretario nazionale Dem chiede la riconvocazione del tavolo per non presentarsi divisi al voto

Ora al segretario regionale Annunziata il compito di ricomporre tutte le forze di centrosinistra, ma a questo punto è chiaro che si dovrà trovare un altro candidato

Avellino.  

L'ordine di scuderia è arrivato nel pomeriggio. Dal Nazareno. Il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti ha fermato tutto e ha chiesto di riconvocare il tavolo di centrosinistra. 

«Ad Avellino il 26 maggio si vota per il rinnovo del Consiglio Comunale. Purtroppo per ragioni che a mio avviso si possono ancora superare, il centro sinistra rischia di presentarsi diviso alla competizione elettorale. Io credo che bisogna fare di tutto per unire le forze e rendere possibile una vittoria che è alla nostra portata - ha scritto Zingaretti in una nota -  In queste ore il segretario regionale del PD, su mio invito, metterà in campo ogni iniziativa, coinvolgendo il partito locale e le forze che si riconoscono nei valori del centro sinistra, per giungere ad una ricomposizione unitaria e alla costruzione di una coalizione larga e coesa» (fonte Ansa). 

Dunque ora spetta al segretario regionale Leo Annunziata rimettere tutti intorno allo stesso tavolo, dai popolari a Festa, da "Si può" a "Mai Più". A chiedere che la segreteria nazionale si occupasse del caso Avellino era stato il consigliere regionale Mdp Articolo Uno Francesco Todisco, ma prima ancora è stato l'ex sottosegretario Umberto Del Basso de Caro ad auspicare un intervento dall'alto. Avellino resta l'unico capoluogo di regione al sud che va al voto il prossimo 26 maggio, una città che soltanto un anno fa era stata consegnata ai Cinque Stelle al ballottaggio.  

Lo stesso segretario regionale Annunziata non aveva gradito la fuga in avanti del pd avellinese quando si è deciso, con il consenso di una sola parte del centrosinistra, di investire Luca Cipriano. A questo punto tutto può accadere. Mancano ancora sette giorni alla scadenza del termine per la presentazione delle liste. Un eventuale marcia indietro innescherebbe una serie di dinamiche imprevedibili, tanto nel centrosinistra quanto nelle forze di centrodestra.