Don Vitaliano: "Che Guevara beato? meglio di no, verrebbe censurato"

La figlia del Che ha riferito che in Vaticano c'è chi ha pensato di fare il padre beato

don vitaliano che guevara beato meglio di no verrebbe censurato

L'icona dei movimenti rivoluzionari di sinistra per il prete no global di Mercogliano deve rimanere "un santo laico"

Avellino.  

"Che Guevara beato? Di solito, quando si fanno i santi e i beati, in qualche modo mettono un po' il silenziatore a chi diventa santo, si smussano gli angoli. Lasciamolo laico, va bene come santo laico". Risponde così don Vitaliano Della Sala, parroco di Mercogliano noto per le sue battaglie no global, commentando all'Adnkronos quanto riferito dalla figlia del Che, Aleida Guevara, secondo cui in Vaticano ci sarebbe chi ha pensato di fare beato il padre, diventato negli anni icona dei movimenti rivoluzionari di sinistra.

"Non è una cosa fattibile e ci credo poco - spiega don Vitaliano - probabilmente, se è vero, sarà stato qualche vescovo che avrà detto così per esprimere la sua stima per Che Guevara. Ma anche se fosse, consiglierei anzi alla figlia di Che Guevara di fare di tutto per non farlo fare santo. Questo non perché io non stimi Che Guevara, anzi, ma quando qualcuno diventa santo viene in qualche modo censurato, si smussano gli angoli". Don Vitaliano cita il caso di "monsignor Romero, arcivescovo di San Salvador: una volta fatto santo, è come se avessero messo il silenziatore alle sue denunce. Fare Che Guevara beato o santo significherebbe farlo per tutta la Chiesa, e nella Chiesa ci sono tantissime persone semplici che non accetterebbero certe prese di posizione. E' sempre avvenuto così. Per dirla con una battuta, spero che non mi facciano santo. Lasciamo Che Guevara laico - conclude - un santo laico va bene".