Genovese: "Meglio mille volte il commissario che una pessima amministrazione"

L'ex capogruppo del patto civico per Avellino Rino Genovese a Punto di Vista

genovese meglio mille volte il commissario che una pessima amministrazione

Genovese spiega il motivo del suo voto contrario al bilancio che ha decretato la caduta dell’amministrazione comunale.

Avellino.  

Lo scontro al comune di Avellino, dopo la caduta del sindaco Laura Nargi, e l’insediamento del commissario prefettizio sotto i riflettori della rubrica "Punto di vista" condotta dal direttore di Otto Channel Tv e Ottopagine.it, Pierluigi Melillo.

Una vicenda amara che si è chiusa tra accuse e veleni. Nel mirino dell’ex primo cittadino, il capogruppo del patto civico per Avellino Rino Genovese ed ex candidato sindaco della città che risponde così: “Non meritavo determinate affermazioni, ma capisco il momento di amarezza del sindaco”.

Genovese spiega il motivo del suo voto contrario al bilancio che ha decretato la caduta dell’amministrazione comunale, dopo aver subito anche pressioni e minacce.

“Ho dovuto prendere una decisione difficilissima, credo la più difficile al momento della mia vita. Per una serie di circostanze, mi sono ritrovato con il mio voto determinante, a tal punto da dovermi assumere una responsabilità storica, quella di consentire all’amministrazione Nargi di andare avanti o meno. Una decisione molto tormentata.

Avrei potuto facilmente la più semplice delle operazioni di potere, accordarmi con il sindaco Nargi, appoggiare la maggioranza, oggi sarei stato il vice sindaco di Avellino, 6000 euro al mese di indennità e campare sogni tranquilli. Ho preferito fare come sempre un discorso, nel bene della città. Ho riflettuto con tutti, con Nargi, con Festa, con i consiglieri del centro sinistra, di maggioranza, con tutti e soprattutto ho ascoltato la città per trovare alla fine la soluzione migliore".

Il perchè della decisione

"Ho deciso no perché questo era il bilancio che fotografava un anno di inefficienza totale, di immobilismo della nostra città letteralmente paralizzata. Ha perso un anno di vita amministrativa e di sviluppo. Ma soprattutto, ho votato no perché il patto per la città che era stato proposto dal sindaco Nargi era soltanto un bluff, una presa in giro. Un bilancio con 27 milioni di disavanzo".

Genovese pienamente convinto della decisione assunta

"Un patto per la città che si è trasformato nella assurda ricerca dell’ultimo consigliere per arrivare al numero 17 e tentare di proseguire in questa esperienza amministrativa ormai arrivata al capolinea. Non poteva più andare avanti per il bene della città. Mille volte il commissario che una pessima amministrazione".