Comitato imprese funebri: "Regione ne decreta morte"

A Benevento venerdì le imprese campane diranno no alle nuove norme

Benevento.  

“La Regione, con gli ultimi atti deliberativi, decreta la morte delle imprese funebri in Campania”. La denuncia viene dal Comitato spontaneo delle imprese funebri che hanno deciso di riunirsi per contrastare i recenti atti deliberativi della giunta De Luca “che mettono a rischio l’estinzione di centinaia di piccole e medie imprese delle onoranze funebri ognuna delle quali – in base a quanto deciso dalla giunta – per operare deve avere in organico un numero minimo di 4 dipendenti assunti a tempo indeterminato e a tempo pieno, oltre a un direttore tecnico mentre la Scia viene abrogata e sostituita da una autorizzazione da parte dei comuni.
L'ammonizione dell'Anci e l'intervento dell'Antitrust, cui ci si era rivolti sulla questione, – continua il comitato - sono stati ignorati. In poche parole, delle circa mille imprese funebri operanti in Campania ne resteranno solo poche, ovvero quelle che operano su Napoli o in qualche altro grosso centro, dove il numero dei funerali si aggira mediamente intorno ai duemila all’anno, rispetto ai circa cento funerali che mediamente organizzano tutte le altre imprese in Campania. Si comprende bene – conclude il comitato – che ci sarà un monopolio dei grandi operatori a discapito della piccola e media impresa. Difenderemo in ogni sede i nostri diritti di impresa mentre ‘ringraziamo’ la giunta regionale per il bel regalo di Natale”.

Di qui la decisione di riunire a Benevento venerdi prossimo (ore 16,30 presso la sala conferenze del MUSA alla contrada Piano Cappelle) tutte le imprese funebri campane per decidere di impugnare le delibere di giunta e di organizzare una manifestazione forte di protesta contra la Regione.