Domani 3 luglio Luca Zingaretti a Pietrelcina

In scena il Cantico dei Cantici e altre storie per il Napoli Teatro Festival

Pietrelcina.  

Martedì 3 luglio, l’undicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, finanziata dalla Regione Campania, diretta da Ruggero Cappuccio e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, conclude il ciclo di spettacoli programmati a Pietrelcina (Benevento).

Protagonista della serata, Luca Zingaretti nel suo reading Il Cantico dei Cantici e altre storie, di scena al Teatro Naturale (in Località Pantaniello, all’inizio del Cammino del Rosario) sia martedì 3 che mercoledì 4 luglio, alle ore 21.30.

Luca Zingaretti presenta al pubblico una straordinaria selezione che nasce da un progetto, di cui è coautore con Giuseppe Cesaro, attraverso il quale si mette in luce l’esperienza di uomini e donne che hanno più di altri approfondito il paradossale colloquio d’amore tra la creatura e il suo creatore. Da una ricerca di testi curata da Doriana Licusati nasce quel che è un invito a cogliere le riflessioni, la devozione ma anche la rabbia e la tragica richiesta di risposte che l’essere umano rivolge a Dio.

“La relazione più intima – dichiara Luca Zingaretti - che ogni essere umano custodisce gelosamente è quella con la divinità, fosse pure per ripudiarla o dimenticarne il mistero. La fede, intesa come intreccio di promesse, dubbi e tradimenti, è il rapporto che ritorna”.

Partendo dalle straordinarie parole d’amore del Cantico dei Cantici, e attingendo alle testimonianze che animano diverse tradizioni spirituali, il reading di Luca Zingaretti mette in luce e fa risuonare l’esperienza di uomini e donne che hanno più di altri approfondito il paradossale colloquio d’amore tra la creatura e il suo creatore (padre, sposo, amato che abbandona e riappare). “Il Cantico dei Cantici e altre storie” – conclude l’attore – mira ad esplorarne i vincoli, da millenni articolati in preghiere, confessioni, silenzio e canto, mettendo a fuoco quella tensione che arriva a permeare l’essere umano in ogni sua fibra, coinvolgendone parola e corpo. Impossibile dimenticare come nelle raffigurazioni delle estasi mistiche, una per tutte la Santa Teresa del Bernini, siano tutte le membra della vergine a riempirsi di Dio, innervando l’immagine del suo tocco”. Straordinarie parole d’amore e testimonianze vive di intensa spiritualità si uniscono così in un unicum armonioso alle musiche originali eseguite dal vivo da Arturo Annecchino.