Vicenda Csp. Insopportabile assenza assessore Servizi sociali

De.Ma di Benevento interviene sulla vicenda del Centro E' più Bello Insieme e lancia proposte

Benevento.  

"La vicenda relativa al futuro del Centro Sociale Polifunzionale “E' più bello insieme” rischia di perpetrarsi in uno scontro legale senza l’individuazione di una soluzione immediata che consenta ai tanti disabili e alle loro famiglie di vedersi riconosciuto un diritto". Così Pasquale Basile di Democrazia e Autonomia interviene con una nota sulla vicenda del centro sociale di via Firenze le cui attività sono bloccate da giorni a causa della mancana di Fondi. Soldi stanziati attraverso i voucher dalla Regione ai Comuni per questo tipo di attività. 
!Premesso che tali famiglie in 17 anni hanno costruito dei legami così forti con gli operatori della Cooperativa la Solidarietà - spiega Dema - tali da aver fatto del centro sociale una comunità coesa e solidale al pari di una seconda famiglia, sospendere adesso quel servizio o peggio sostituirlo con altri soggetti significherebbe arrecare una danno affettivo e relazionale a quegli utenti dall'impatto di gran lunga peggiore del danno economico stesso.
Pertanto ciò che risulta realmente insopportabile, a dispetto di presunte strumentalità politiche,  è il continuare a perpetrare ciecamente le ragioni tecniche anteponendole alle esigenze e ai bisogni degli utenti e delle loro famiglie.
E' stato veramente insopportabile piuttosto il constatare che la parte politica alla guida del Settore dei Servizi Sociali abbia disertato l'incontro con tali famiglie recatesi alla stessa sede dopo una bellissima marcia pacifica fatta sotto il sole delegando ai tecnici come oramai accade sempre il compito di chiudere ancora una volta ad ogni possibilità di soluzione.
La mancanza di una parte politica ed amministrativa priva di una reale idea di città, che si assuma la responsabilità di mediare e addivenire a soluzioni determina un vuoto istituzionale che viene immancabilmente o forse strumentalmente occupato dalla parte tecnica che continua a far emergere solo ed esclusivamente le proprie ragioni.
Ragioni che per alcuni versi si reggono su basi molto fragili come la sospensione del servizio a causa dell'ancora mancato finanziamento da parte della Regione per quanto riguarda il riparto previsto per l'ambito nel 2018 sul quale bisognerà chiedere effettivamente conto all'Assessore Fortini nei prossimi giorni.
Ragioni - precisano dal Movimento De.Ma  - che per altri versi hanno radici lontane e che a causa di errori amministrativi del passato e a causa della non volontà di assumersi vere responsabilità politiche stanno colpendo tutte le realtà sociali e culturali che gestiscono e gestivano spazi comunali. Molte di queste, che non hanno avuto la forza per difendersi, sono state cacciate via dagli spazi comunali e all'oggi non hanno più una sede e sono impossibilitate a svolgere le loro attività. 
L'aver sottoscritto negli anni passati meri protocolli di intesa con le associazioni e le cooperative sociali senza poi completarle con atti amministrativi che riconoscevano a tali realtà una valenza sociale e in virtù di questa di poter usufruire di agevolazioni economiche importanti rispetto agli affitti ha determinato quel vulnus cui oggi si fa appiglio per contestare “occupazioni senza titolo” e  morosità.
In poche parole la mancanza di assunzioni di responsabilità politiche da parte di chi amministra, nel passato come oggi,  ha creato un caso tecnico che vuol essere fatto pagare ai cittadini, alle associazioni, addirittura fatte passare come abusive, speculatrici, strumentalizzatrici. 
Fa specie pertanto ascoltare oggi le posizioni del Partito Democratico e dei suoi ex amministratori, che potevano risolvere in passato questa vicenda con atti di coraggio che anteponessero quegli utenti, quei cittadini, i loro sogni alle ragioni della Corte dei Conti.
Chi oggi è chiamato ad amministrare deve evidentemente assumersi la responsabilità di aprire anche scontri istituzionali forti pur di difendere le prerogative e gli interessi dei cittadini e delle comunità.
Troppo facile fare solidarietà a chiacchiere e poi quando si ha la possibilità di incidere governando, rifiutarsi di assumersi responsabilità con la penna, producendo atti che accertino i diritti dei cittadini e non li limitino. 
Troppo facile portare la solidarietà in qualità di Senatori di una forza di governo come I 5 stelle e non proporre soluzioni sul piano legislativo a livello nazionale.
Crediamo che servano atti di coraggio e che chi amministra e fa politica dica con trasparenza e responsabilità alla città se intende o meno dare continuità a questo servizio, se lo reputa valido e importante per la comunità o se piuttosto intende sostituirlo con altri soggetti magari non per forza della città di Benevento attraverso un nuovo bando di gara, come sta accadendo per altre importanti strutture come il Centro Sprar o l'Asilo Nido di Via Firenze. 
Preso atto della volontà politica si proceda alla miglior soluzione possibile sul piano tecnico-amministrativo. 
Servono atti di coraggio anche da chi fa opposizione evidentemente, non solo a parole, ma proponendo atti al Consiglio Comunale in virtù di una visione di città, sempre se esiste.
Per questo motivo - conclude Basile - il tema della gestione degli spazi pubblici ad uso sociale e culturale, dei beni sottratti alle mafie deve diventare di interesse primario per le forze politiche, perchè questi spazi possono diventare occasioni di sviluppo non solo economico per la città e per la comunità.
Lo statuto annesso alla nascita di una consulta dei beni comuni, il miglioramento del regolamento comunale in tema di concessione dei beni immobiliari ad uso sociale e culturale che preveda maggiori, concrete e reali agevolazioni per chi li gestisce, l'attivazione di un Osservatorio Comunale sul disagio e sulle nuove povertà per fare inchiesta e fornire strumenti conoscitivi al Consiglio Comunale al fine di definire quali sono i servizi realmente indispensabili e primari cui destinare risorse , sono le proposte che il Gruppo De.Ma di Benevento sottoporà al Consiglio Comunale per provare a dare concretezza e capacità di incisione alla solidarietà espressa per ora solo a parole".