Crisi del commercio, ecco il piano del Comune

Incontro con i rappresentanti di categoria. Picucci: consulta stabile per le attività produttive

Benevento.  

Non solo i negozi del centro storico in affanno. I problemi del commercio investono l'intera città anche se il pil cresce in aree prima considerate “periferiche” e che oggi, invece, rappresentano il nuovo cuore commerciale di Benevento. Anche queste, però, hanno necessità di interventi a sostegno del comparto.
Parcheggi, dehors e promozione delle attività. Tanti gli argomenti sul tavolo per la riunione convocata dal neo assessore al Commercio del Comune di Benevento, Oberdan Picucci che ha incontrato i rappresentanti di Unimpresa, Ignazio Catauro; Confindustria, Fulvio De Toma e Confcommercio, Nicola Romano, insieme alla collega delegata alle Attività produttive, Anna Orlando e al Presidente della Commissione Attività Produttive, Mimmo Franzese.

E se Picucci ha richiamato la necessità ad evitare dicotomie tra commercianti del centro e quelli della zona periferica e una maggiore partecipazione alle attività promosse dall'amministrazione Nicola Romano ha voluto replicare: “Non ci sto a farmi dire che i commercianti non fanno abbastanza e si lamentano soltanto”, per poi porre in campo un quadro del mutato scenario commerciale che la città si trova ad affrontare.
“La zona del centro storico compresa tra piazza Cardinal Pacca e piazza Castello ha perso oltre il 30 per cento rispetto a 12 anni fa, secondo i dati di Unioncamere. Ora esistono nuove strade del commercio, più lontane dal centro: da via Salvator Rosa a via Meomartini, da via Perasso a viale Principe Napoli fino a via Cocchia. E' ovvio che lì si sviluppa un “commercio” diverso rispetto al solito quello dei negozi di vicinato. Ed è urgente che l'amministrazione intervenga per risolvere i problemi di quelle zone, legati in particolare alla mancanza di parcheggio. Da affrontare – per Romano – anche la questione dehors lungo il centro storico”.
Azioni che l'assessore Picucci vuole svolgere in totale condivisione tanto da lanciare l'idea di una commissione permanente: “Lavoreremo per creare una consulta stabile delle attività produttive che possa monitorare le problematiche del comparto”.