Reparto psichiatrico, direttore del carcere replica alla Cgil

Dopo l'incendio. Marcello: "Messo in campo tutti i provvedimenti di mia competenza"

Benevento.  

Il direttore del Carcere di Benevento, Gianfranco Marcello risponde alle accuse mosse dalla Cgil dopo l'incendio appiccato da un detenuto 'ospite' nella Sezione Psichiatrica del carcere di Benevento. Il numero uno dell'istituto di pena sannita rimarca con fermezza di aver fatto tutto quello che poteva per cercare di risolvere la vicenda del detenuto psichiatrico che da giorni creava problemi.

“In primis – spiega il dottore Marcello – è bene far comprendere a tutti che il reparto psichiatrico ospitato all'interno della struttura detentiva è gestito dall'Asl. Noi possiamo intervenire, e lo facciamo spesso, solo su richiesta dei sanitari e in caso di problemi di sicurezza”.

Precisato questo “non per fare polemica ma semplicemente perchè probabilmente non tutti sanno di questa cosa”, il direttore del carcere risponde alla Cgil che aveva chiesto un intervento urgente della direzione per risolvere il problema. Soluzioni che, secondo la Cgil dovevano essere già messe in campo prima dell'incendio che ha provocato il ricovero in ospedale di alcuni agenti.

Ebbene il dottore Gianfranco Marcello precisa alla Cgil “che tutte i provvedimenti che potevo prendere sono stati messi in campo. Prima dell'episodio, infatti, il detenuto era stato sottoposto ad un Trattamento sanitario obbligatorio. Provvedimento adottato per farlo curare al meglio. Dopo poche ore dal ricovero al Rummo, però, il detenuto è stato dimesso e riaccompagnato in carcere. Non sono – precisa ancora Marcello – il direttore dell'ospedale, ma del carcere e certo non è stata mia la decisione di dimettere il paziente.

E a chi chiede un immediato trasferimento della persona in un'altra strututra detentiva, il direttore del carcere spiega: “Il detenuto può essere trasferito solo su indicazioni superiori con specifica destinazione dopo una serie di pareri psichiatri e del Dipartimento penitenziario. Per tutti questi motivi - conclude – tutto quello che potevamo fare come direzione lo abbiamo fatto”.