Vertenza Samte, domani incontro con Bonavitacola

Tizzani (Cgil): “Troppe chiacchiere manca volontà politica di salvarli”

Benevento.  

E' previsto per domani, in Regione, l'atteso incontro con il vicepresidente Fulvio Bonavitacola per far luce sulla vertenza Samte.
Questa mattina a Benevento sono tornati negli uffici amministrativi della partecipata della Provincia, che gestisce la raccolta dei rifiuti nel Sannio, i 41 operai per i quali dal 23 ottobre saranno operativi i licenziamenti.
Lamentano i mancati pagamenti delle ultime mensilità e una totale mancanza di dialogo con i vertici della società per evitare i licenziamenti. Anche oggi nessuna risposta dall'amministratore Carmine Agostinelli sulla loro situazione.

Sembrava solo una questione di tempo, infatti, la schiarita attesa grazie all'accordo con la società regionale Sapna che per le ecoballe in arrivo nel Sannio dal napoletano ha concesso ristori che potevano essere utilizzati per pagare gli stipendi.
“Il paradosso – dettaglia però Antonio Tizzani della Fp Cgil di Benevento – è che i rifiuti sono arrivati ma gli stipendi no. I patti prevedevano il contrario e invece...”.

Troppe chiacchiere e nessuna azione concreta. E nasce il dubbio sulla volontà politica di salvare i lavoratori della Samte.
“Al momento non abbiamo un interlocutore. Agostinelli continua a non rispondere e i licenziamenti vanno ritirati. Attendiamo l'incontro con Bonavitacola per uscire da questa situazione pesante. Confidiamo nella Regione ma al momento non ci sono risultati, sembra mancare la volontà politica. In sostanza la Regione ha finanziato la ristrutturazione dello Stir e allora perché allora accanirsi e voler licenziare a tutti i costi o accettare qualcosa che non si può accettare?”.

Tizzani ricorda poi che per ritirare i licenziamenti c'è tempo fino al 23 ottobre. L'alternativa è una proposta della Samte per sole 13 ore a settimana che la Cgil boccia come vergognosa: “Ci auguriamo di poter salvare gli operai dai licenziamenti. E in ogni caso di poter migliorare quella proposta indecente fatta da Agostinelli per 13 ore a settimana. Una proposta vergognosa, i lavoratori vanno rispettati”.