Serluca replica a Di Dio (Pd): "Nessun caso di cartelle pazze"

L'assessore alle Finanze: Diffusione notizie distorte compromette collaborazione cittadini - Ente

Benevento.  

“Mi preme precisare che non vi è nessun caso di "cartelle pazze". I solleciti inviati sono 7.510 di cui solo una percentuale di circa il 5% sono stati annullati, una percentuale che ritengo assolutamente fisiologica ma che per i solleciti TARI 2015 ci impegneremo ad abbassare o ad azzerare”.

Così l'assessore alle finanze del Comune di Benevento, Maria Carmela Serluca, risponde al consigliere di opposizione del Partito Democratico, Italo Di Dio che ieri aveva lanciato l'allarme sulle cartelle 'pazze' ricevute dai contribuenti nell'ultimo periodo.

“Quello che vorrei sottolineare che quindi ci sono 7mila solleciti di pagamento riferiti a tributi non versati nell'anno 2014 – precisa l'assessore -. Pertanto, sarebbe opportuno evitare di diffondere notizie infondate ingenerando nei cittadini il dubbio che 'chi non ha pagato non debba pagare', o debba pagare in misura inferiore o, addirittura, che non via sia la legittimazione del concessionario Andreani Tributi ad agire per il recupero di quanto è dovuto”.

Secondo l'esponente della Giunta guidata dal sindaco Mastella, “è, dunque, la diffusione di notizie distorte che compromette la collaborazione fra il cittadino e l'Ente impositore, l'invio di solleciti di pagamento, in una maniera così massiccia testimonia, di converso, che i cittadini morosi vengono comunque perseguiti secondo le norme sulla riscossione tributaria, rassicurando così i contribuenti onesti che hanno invece pagato nei termini previsti.

L'affidamento della riscossione di una parte dei tributi ad Andreani Tributi si è resa necessaria per la cronica carenza di personale di tutto l'Ente ed anche dell'ufficio tributi che invece un delicato compito di recuperare le entrate necessarie a finanziare le spese dell'Ente. L'attività svolta dalla concessionaria, in perfetta collaborazione con gli uffici comunali, porterà ad accelerare i tempi della riscossione, a far emergere gli evasori attraverso l'incrocio di più banche dati fiscali, catastali e di fornitori di utenze”.