Covid: nel Sannio boom di morti nella seconda ondata

+25 per cento a ottobre, +21 a novembre: anche se in termini assoluti lo scostamento è minimo

covid nel sannio boom di morti nella seconda ondata
Benevento.  

Il covid ha portato a un eccesso di mortalità nel Sannio rispetto agli anni scorsi? In generale la risposta è no, andando ad analizzare però nel dettaglio il no di prima non assume termini così perentori. Questo è ciò che deriva dall'analisi dell'Istat sulla mortalità del 2020, anno condizionato dalla presenza del covid che ha portato, tra chi è morto col coronavirus e chi a causa del coronavirus ad oggi 80mila decessi in Italia.


Se per alcune zone, come ad esempio la provincia di Bergamo, è palese in particolare nella prima ondata che il coronavirus abbia portato un eccesso di mortalità, facendo registrare anche un più 500 per cento di decessi a marzo rispetto agli anni precedenti, per la provincia di Benevento una risposta così evidente non si può dare.
In termini assoluti i numeri dei decessi, in media, degli anni 2015-2019 e quelli del 2020 sono pressoché identici: da gennaio a novembre, negli anni 2015 – 2019, in provincia di Benevento sono morte 3070 persone, nel 2020 nello stesso lasso di tempo il numero è di 3079. Un aumento dello zero virgola, dunque, che evidenzia, pur mancando dicembre, che il Sannio anche nell'anno del covid non si è discostato troppo dai numeri dei decessi degli anni precedenti.


Scendendo nel dettaglio, e analizzando la prima fase dell'epidemia che come detto è stata devastante per alcune aree del nord d'Italia, i numeri del Sannio dicono per contro che il coronavirus non ha lasciato le sue nefaste tracce sul territorio, per quanto attiene alla normalità. In questo caso c'è un dato noto fornito dall'Asl di Benevento (e su questo torneremo dopo) per quanto attiene alle morti per covid: furono 17 nella prima fase dell'epidemia, distribuiti tra marzo e giugno.
Numeri che come evidente e per quanto ognuna di quelle 17 vite perse rappresenti in ogni caso una tragedia, a prescindere da quanto il covid abbia inciso sul loro destino, non hanno influito sulla media annua dei decssi.


Per intenderci: nel periodo gennaio febbraio 2020 c'è stato un -8.5 per cento di decessi nel Sannio rispetto allo stesso bimestre, nel periodo 2015/2019, a marzo solo un decesso in più, ad aprile +4 per cento e così via.
Tralasciando l'estate, periodo in cui il Sannio era pressoché covid free, impressionante è il dato relativo a ottobre e novembre.
La seconda ondata covid a differenza della prima ha inciso eccome nel Sannio: purtroppo l'Asl provinciale sui numeri è stata da 3 in pagella prima fornendo un dato solo parziale e attienente e alla seconda ondata poi eliminando tout court il dato cumulativo e il dettaglio comunale, e quindi un dato totale non c'è, ma siamo intorno ai 130 decessi, forse qualcosa in più, e dunque ai 150 totali a causa del covid.


E infatti si nota come a settembre i numeri salgano del 4 per cento, ad ottobre addirittura di oltre il 25 per cento, con 70 morti in più rispetto alla media 2015-2019, e a novembre 2020, ultimo mese disponibile nell'analisi dell'istat, del 21 per cento in più, con un aumento di 60 decessi.
Se l'Asl fornisse i numeri totali si potrebbe analizzare l'incidenza del covid, ad oggi non si può far altro che andare a spanne: ponendo in 120 decessi circa quelli covid relativi al periodo settembre – novembre, si avrebbe una percentuale di circa il 13 per cento dei decessi causati dal covid,un dato significativo.
E Resta da analizzare anche dicembre, mese che sul fronte dei decessi covid è stato assolutamente nefasto per il Sannio.