L'analisi. Criminalità e beni confiscati ancora da utilizzare nel Sannio

Facciamo un Pacco alla camorra. Il procuratore Policastro: C'è ancora un pezzo di strada da fare"

l analisi criminalita e beni confiscati ancora da utilizzare nel sannio

Martino (Libera): "Manca entusiasmo politico fondamentale per riutilizzare i beni confiscati"

Benevento.  

“A Benevento si ha la presenza di una camorra essenzialmente radicata sulla città con legami di alleanza o di cooperazione con gruppi criminali napoletani per l'approvvigionamento di stupefacenti. In provincia invece sono attivi gruppi che hanno un radicamento sul territorio ma anche capacità di movimento e comprende anche alleanze e investimenti anche fuori il territorio sannita”. A tracciare la mappa delle organizzazioni criminali nel Sannio è stato ieri sera il Procuratore Capo di Benevento Aldo Policastro che ha partecipato all'incontro organizzato da Libera “Facciamo un Pacco alla camorra”, tornato ancora una volta nel Sannio anche per presentare i frutti delle terre di Don Peppe Diana. Location del convegno è stata la sala parrocchiale della chiesa della Santissima Addolorata, al Rione Libertà.

Facciamo un Pacco alla Camorra è un progetto culturale e un cammino collettivo come hanno rimarcato gli organizzatori che hanno anche rimarcato come ci deve essere sempre la consapevolezza “che le mafie si devono contrastare anche dal basso, facendogli appunto 'il Pacco' ”.

Un incontro servito anche per fare il punto sulla situazione dei beni confiscati presenti nel Sannio, sulla grande opportunità di lavoro e sviluppo che rappresentano e lo stato dei fatti. Unanime l'appello di Libera e Istituzioni agli amministratori: bisogna fare di più per restituire i beni alla collettività”.

Per il procuratore Policastro: “C'è ancora un pezzo di strada da fare. Passi ne sono stati fatti ma i beni acquisiti non sono ancora utilizzati. Abbiamo appreso che ci sono ora fondi importanti per il reimpiego e spero per tutti, città e amministratori, che al più presto si possano portare a termine i progetti e riutilizzare questi beni”.

In provincia, invece, secondo il numero uno della Procura sannita “Ci sono altri beni nel Sannio: alcuni messi a frutto per la collettività, altri ancora non acquisiti”.

Serve un maggiore impegno da parte della Politica. “Nelle scelte degli amministratori c'è una scala di priorità – ha concluso il dottore Policastro -, quella del riutilizzo dei beni confiscati è nei programmi ma spesso non nelle priorità”.

Della stessa opinione è Michele Martino, coordinatore di Libera nel Sannio che non usa mezzi termini per rimarcare: “Manca entusiasmo politico fondamentale per riutilizzare i beni confiscati. Ci sono zone nel Sannio che questa tematica non è al centro dell'agenda politica. Facciamo un pacco alla camorra non è un momento commerciale ma serve a fare il punto sulla situazione criminalità nei nostri territori con le istituzioni”.

Da Benevento alla provincia sannita serve attenzione e impegno il monito di Martino: “Il problema sicurezza va affrontato con meno propaganda e più fatti, soprattutto per le tematiche giovanili. Poi – ricorda il referente di Libera c'è il problema Valle Caudina – c'è il problema Valle Caudina. Lo Stato deve decidere di esserci con più presidi delle forze dell'ordine. Serve una risposta dello Stato ferma, pronta e incisiva”.

Tanti i rappresentanti delle istituzioni presenti nella chiesa dell'Addolorata a partire dal Prefetto di Benevento Carlo Torlontano con il Questore Giovanni Trabunella, il comandante provinciale dell'arma dei carabinieri, Enrico Calandro e un ufficiale della Guardia di Finanza di Benevento.

Serata scandita dalla presentazione di prodotti e iniziative create grazie ai beni confiscati e tornati alla collettività e dagli interventi di Alessandro Buffardi della Cooperativa “Esperanto” che vive quotidianamente la responsabilità della gestione dei beni confiscati, una testimonianza degli studenti dell’Università degli Studi del Sannio che proprio in questi giorni hanno vissuto una serie di esperienza sulle Terre di Don Diana. Incontro moderato dal presidente Diocesano di Azione Cattolica Benevento, Vincenzo Mastronardi. A fare gli onori di casa il parroco della Santissima Addolorata di Benevento Don Gaetano Papa Kilumba che ha rimarcato l'importanza dellea formazione educativa delle giovani generazioni.