Ambientalisti: a Benevento in pericoloso aumento il fenomeno del randagismo

L'associazione Raab chiede l'urgente intervento del Comune

ambientalisti a benevento in pericoloso aumento il fenomeno del randagismo
Benevento.  

“C’è poco da festeggiare per i gatti a Benevento, basti pensare ai recenti episodi delle “bande di ragazzini” che si “divertivano” a torturare e massacrare piccoli animali indifesi in vari quartieri della città”.
Parte da qui l’Associazione Raab che, in occasione della Festa del Gatto interviene per denunciare (insieme ad altre associazioni attive sul territorio) “la presenza di branchi di cani randagi, pericolosi per gli altri animali e, talvolta, per le persone.
Non a caso, mentre in quasi tutte le civilizzate città d’Italia - specie nel centro e nel Nord - il fenomeno del randagismo è in netto miglioramento, nel Sud e nelle isole si parla di centinaia di migliaia di cani randagi, senza nessun piano concreto per contenerli.
Il problema, ogni tanto, sconfina nella cronaca”.

E dunque il gruppo racconta di un episodio avvenuto proprio ieri “quando, intorno alle 10, in via Pisacane (zona Stadio), un gatto - amato ed accudito da tutto il quartiere - è stato brutalmente torturato e fatto a brandelli dal solito branco di cani randagi. A nulla è servito l’intervento dei residenti: i cani, reagendo violentemente anche contro le persone, hanno lasciato esanime il felino. Sollecitato l’intervento della municipale e del Pav (Ambulatorio veterinario dell’Asl), quest’ultimo, altro non ha potuto fare se non constatare il decesso dell’animale e prelevare un altro felino che risultava ferito dalla stessa aggressione. I residenti hanno sporto denuncia”.

E dunque concludono “Come associazione Raab (rete attivisti animalisti beneventani), ci rivolgiamo nuovamente e direttamente all’Amministrazione, sperando stavolta di essere ascoltati e specificatamente al Sindaco e all’Assessore all’ambiente e alla tutela degli animali, Alessandro Rosa, affinché si attivino azioni concrete per arginare il fenomeno del randagismo nella nostra città. Parliamo quantomeno della “microchippatura” degli animali (obbligatoria) e della sterilizzazione dei cani randagi, a carico dei Servizi Veterinari della ASL competente sul territorio.

Lo ricordiamo, l’articolo 5, comma 1, Legge Regionale n. 47/2013, stabilisce che i Comuni sono responsabili di tutti i cani e gatti vaganti senza proprietario presenti o, comunque, rinvenuti nel territorio di propria competenza”.