Comitato no demedicalizzazione 118 Fortore all'Asl: incontro con il dg Volpe

"Non siamo quelli delle barricate, si ascoltino le esigenze del territorio"

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Benevento.  

“Nel Fortore c'è una maggioranza di popolazione anziana e quindi una percentuale più alta di codici rossi e gialli. E' necessaria un'assistenza tempestiva”.
E' solo una delle sollecitazioni del Comitato no demedicalizzazione 118 Fortore dopo la nuova organizzazione che prevede, in tutto il Sannio, interventi con ambulanze senza medico a bordo.
Questa mattina il presidente del Comitato Giuseppe Fusco, il vice presidente Andrea Cormano e il referente del Comitato di San Marco dei Cavoti, Donato Costantini hanno incontrato il direttore generale dell'Asl di Benevento, Gennaro Volpe.

 

“Siamo soddisfatti di questo incontro e del confronto con il direttore” ha spiegato il presidente Fusco, mentre Costantini ha dettagliato “E' stato un confronto sereno che ci ha permesso di ribadire che non siamo quelli delle proteste e delle barricate, abbiamo intercettato un'esigenza dei cittadini e speriamo solo che le nostre proposte siano ascoltate”.

Proprio nel Fortore, infatti, sei mesi fa ha preso il via l'esperienza delle ambulanze solo con infermiere a bordo, ora estesa a tutto il Sannio e varata dall'Asl di Benevento per far fronte alla carenza di medici di emergenza: solo 48 i camici bianchi a fronte dei 78 necessari.

“Vogliano sentirci maggiormente attivi nei processi organizzativi” ha concluso Costantini, rassicurazione promessa dal direttore generale Volpe.

“Un confronto generale sulla sanità nel nostro territorio – ha aggiunto Andrea Cormano, vicepresidente del Comitato -. Da quanto previsto dall'atto aziendale: le diverse case di comunità nel Fortore, Miscano e Tammaro, l'ospedale di comunità ma anche sui temi della continuità assistenziale e dei Lea.
Dunque la riorganizzazione attuale prevede “un'auto medica a San Marco dei Cavoti, un'ambulanza demedicalizzata a Morcone e per il Miscano la postazione di Paduli. Su questa – prosegue – è necessario comprendere come si interverrà.

Abbiamo presentato tutte le nostre idee – prosegue- evidenziando la necessità del nostro territorio che ha bisogno dell'assistenza sanitaria in quanto raccoglie una popolazione più anziana rispetto al resto della provincia, abbiamo mostrato il numero dei codici rossi e dei codici gialli nettamente superiore alla media di tutto il distretto”.