Clan Pagnozzi, in appello nove assoluzioni e pene ridotte

In primo grado erano state decise 15 condanne. Uno degli imputati è deceduto

Benevento.  

Nove assoluzioni, una parziale, e la rideterminazione delle pene per tre imputati. E' la sentenza pronunciata dalla Corte di appello nel processo a carico delle persone coinvolte con posizioni diverse nell’inchiesta, diretta dalla Dda e condotta nel giugno del 2012 dalla Squadra mobile e dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio, sul clan Pagnozzi e le sue ramificazioni nel Sannio. Le accuse contestate a vario titolo: associazione per delinquere di stampo camorristico, estorsione, spaccio di stupefacenti e armi, con l'aggravante dell'agevolazione mafiosa.

Il 12 febbraio del 2015 il Tribunale di Benevento aveva deciso quindici condanne – uno dei destinatari è nel frattempo deceduto- e tre assoluzioni, ora la pronuncia di secondo grado.

In particolare – tra parentesi la condanna iniziale -, assolti, perchè il fatto non sussiste e per non aver commesso il fatto, Massimiliano Russo (10 anni), Pietro Parrella (8 anni e 4 mesi), Pasquale De Guida (6 anni), Salvatore Letizia (7 anni), Saverio Sparandeo (8 anni e 6 mesi), Salvatore Lucio Fiore (8 anni e 6 mesi), Benito Caputo (12 anni e 6 mesi) – per lui anche la dichiarazione di intervenuta prescrizione di un addebito -, Pasquale Colombo (9 anni) e, da due imputazioni, Domenico Pagnozzi, per il quale la condanna è scesa da 19 anni a 16 anni e 10 mesi.

Pena ridotta anche per Antonio Maglione e Carlo D'Angelo (da 9 a 7 anni). Per Caputo e Sparandeo anche l'immediata liberazione se non detenuti per altro. Pagnozzi, Maglione e D'Angelo sono stati condannati al pagamento delle spese di costituzione di parte civile, nel giudizio appena concluso, in favore dell'associazione 'Alilacco Sos impresa', rappresentata dall'avvocato Luca Guerra. Per il resto, la Corte ha confermato le tre condanne stabilite in primo grado (da 1 anno a 1 anno e 8 mesi).

Sono stati impegnati nella difesa gli avvocati Antonio Leone, Andrea De Longis senior, Federica Ventorino, Pierluigi Pugliese, Dario Vannetiello, Maria Cristina Caracciolo, Alessandro Della Ratta, Ettore Marcarelli, Vittorio Fucci, Vincenzo Regardi, Marcello D'Auria, Francesco Perone, Stefano Melisi, Antonio Gravante.

Per la stessa inchiesta, come si ricorderà, altri undici imputati che avevano scelto il rito abbreviato erano stati condannati dal gup del Tribunale di Napoli a pene che in appello, nel 2014, erano state diminuite in sette casi e confermate negli altri.

Esp