Fucilate auto imprenditore, "tentata estorsione": 4 indagati

A febbraio, a Pontelandolfo, i colpi di arma da fuoco contro una Mercedes

Benevento.  

Sono indagate per tentata estorsione. E' l'ipotesi di reato prospettata dalla Procura a carico di quattro persone chiamate in causa dall'inchiesta sull'attentato del quale era rimasto vittima, lo scorso 16 febbraio, a Pontelandolfo, il titolare di un'impresa, la cui Mercedes era stata crivellata da alcuni colpi di fucile.

Il dato è emerso dal decreto di convalida del sequestro, oltre che della macchina, dei frammenti di alcuni pallettoni da caccia repertati dagli investigatori. Un atto notificato, così da consentire un eventuale ricorso al Riesame, a coloro che sono stati tirati in ballo. Abitano tra Morcone, Pontelandolfo e Castelfranco in Miscano, e allo stato sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Giuseppe Maturo e Vincenza Biasco.

Come si ricorderà, il grave episodio si era verificato di sera, mentre l'imprenditore si trovava nel suo uffico. Il rumore dei botti e dei vetri infranti aveva richimato l'attenzione del malcapitato che, una volta all'esterno, si era reso conto di ciò che era accaduito ed aveva fatto scattare l'allarme.

Sul posto erano accorsi i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Cerreto Sannita e del Nucleo investigativo di Benevento, che avevano eseguito i rilievi del caso ed avviato le indagini, non tralasciando anche l'analisi delle immagini registrate da alcune telecamere installate nelle vicinanze del teatro dell''avvertimento'. Purtroppo, non l'unico ai danni dello stesso imprenditore, che era già finito nel mirino delle intimidazioni, nei mesi scorsi, in più occasioni. L'ultima in ordine di tempo risale al dicembre del 2017, quando era stato incendiato un escavatore New Holland 170 parcheggiato alla contrada Spaccamontagna, nei pressi di un cantiere aperto per la costruzione di un parco eolico. In precedenza, invece, la stessa sorte era toccata ad un'auto.

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