Bottiglia incendiaria contro centro migranti: danni e paura

La molotov ha centrato l'ingresso dell'abitazione di un nuovo Sprar del Comune

Pietrelcina.  

Momenti di paura nella tarda serata di ieri per  una decina di extracominitari costretti ad abbandonare in fretta e furia l'abitazione nella quale sono ospitati a causa di una molotv lanciata da qualcuno contro l'ingresso. E' accaduto a Piana Romana di Pietrelcina. 

Erano da poco passate le 23 quando i malviventi sono arrivati dinanzi al centro di accoglienza aperto da pochi giorni, all'interno del quale sono alloggiate 11 persone di nazionalità pakistana e nigeriana. I balordi hanno lanciato la bottiglia incendiaria,  il rogo che ne è seguito ha danneggiato l'ingresso e la parete. Inevitabile la concitazione, i. migranti sono scappati all'esterno ed hanno allertato i responsabili della cooperativa.

Scattato l'allarme, sul posto sono accorsi i carabinieri della Stazione di Pietrelcina e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Benevento che hanno ascoltato i presenti ed effettuato i rilievi. Per fortuna l'incendio si è estinto dopo poco senza l'intervento dei vigili del fuoco. Recuperati i frammenti bruciati della bottiglia che probabilmente conteneva benzina o un altro liquido infiammabile.

Gli investigatori hanno ascoltato anche i responsabili della struttura aperta pochissimi giorni fa.

Si cerca ora di capire chi e perchè abbia voluto colpire quella villetta dove sono stati ospitati gli extracomunitari grazie ad un programma speciale. Un episodio inquietante che si aggiunge agli altri registrati nei mesi scorsi sia a Benevento sia in Valle Caudina. Resta da accertare infatti se si sia trattato di un bruttissimo episodio di intolleranza o di altro

Come sempre in questi casi, comunque nessuna ipotesi viene esclusa anche perchè la struttura finita nel mirino è uno Sprar, ex Cas, gestito dal Comune, che ha affidato, attraverso un bando, il servizio ad una cooperativa del III Settore. Struttura monitorata e controllata dal Ministero dell'Interno. 

LE REAZIONI

“Pietrelcina è la comunità accogliente per eccellenza. Non è un episodio di razzismo o intolleranza. Alcuni di questi ragazzi sono molto conosciuti e amati in paese perché vivono qui da quasi tre anni. Le cause sono da ricercarsi altrove”. Così Domenico Masone, sindaco di Pietrelcina, commenta il grave episodio avvenuto la notte tra il 4 e il 5 aprile scorsi a una delle sedi del neonato SPRAR (Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e i Rifugiati) che il Comune di Padre Pio ha da poco attivato. Solo la prontezza di riflessi dei ragazzi, che avevano sentito la macchina passare di corsa e il successivo rumore al portone, e che, quindi, hanno subito spento il principio di incendio, ha evitato gravi conseguenze.

Pietrelcina è uno dei quattordici #ComuniWelcome della Rete Caritas Benevento-Consorzio Sale della Terra ONLUS: nel maggio 2017 ha vinto il Bando nazionale SPRAR per 30 posti adulti. A luglio 2017 il Progetto è stato finanziato e affidato, quale Ente attuatore, alla Cooperativa Sociale "Il Melograno ONLUS".

Il 3 aprile 2018 nello SPRAR l'arrivo dei primi 11 ospiti. Tutti ragazzi provenienti da due CAS, Centri di Accoglienza Straordinaria, siti nel territorio di Pietrelcina.

“Come Caritas esprimiamo solidarietà ai ragazzi colpiti, ai dipendenti e ai collaboratori della Cooperativa il Melograno, al Comune nella persona del Sindaco Masone, che ha scelto che la sua amministrazione aderisse al Manifesto dei Piccoli Comuni Welcome promosso da Caritas Benevento”, ha invece dichiarato don Nicola De Blasio, Direttore della Caritas Diocesana di Benevento. “Siamo molto rammaricati per quanto hanno vissuto ieri notte i nostri ragazzi, ma ancora più determinati di ieri a portare avanti la nostra campagna per il #Welcome e per una società civile che non indietreggia di fronte al malaffare ed alle chiusure opportunistiche>, dichiara Angelo Moretti, Coordinatore della Caritas Diocesana di Benevento e Direttore del Consorzio "Sale della Terra".

Il Sindaco Masone rafforza questa posizione e promette: “Se questa è una intimidazione, io da domani avvierò l'iter amministrativo per chiedere al servizio Centrale Nazionale SPRAR il raddoppio del numero di persone da accogliere, da 30 a 60.

I sei ragazzi, insieme a tutta la équipe dello SPRAR, formata da 15 giovani quasi tutti di Pietrelcina assunti per lavorare nello SPRAR, stanno bene e stanno superando la notte di paura”.

                   

Alessandro Fallarino