Ariete e marmotta con esplosivo, i due foggiani in silenzio

Il 48enne è rimasto in carcere, il 39enne ai domiciliari

Benevento.  

Uno – Luca Michele Gesualdo, 48 anni – è rimasto in carcere, l'altro – Pasquale Lagioia, 39 anni – ha invece ottenuto i domiciliari per motivi di salute pesante. Sono le decisioni adottate dal gip Flavio Cusani al termine dell'udienza di convalida dell'arresto delle due persone Foggia fermate nella notte tra venerdì e sabato, al Rione libertà, dalla Volante.

Assistiti dall'avvocato Francesco Paolo Ferragonio, i due indagati sono comparsi dinanzi al giudice, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Per entrambi le accuse di detenzione di materiale esplodente ed arnesi da scasso, furto di due auto e, per Gesualdo, anche quelle di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Come si ricorderà, i due viaggiavano a bordo di una Fiat Punto e di una Cinquecento, rubate poco prima, all'interno delle quali erano stati rinvenuti e sequestrati un “ariete” artigianale, solitamente utilizzato per la rottura di pareti murarie e porte blindate, un piede di porco, una pala cava in ferro, denominata “marmotta” imbottita di esplosivo e con una miccia di accensione all’estremità, e altri arnesi da scasso.

Materiale che sarebbe servito, secondo gli inquirenti, a mettere a segno un colpo ai danni dell'ufficio postale di via Napoli, distante un centinaio dii metri dal punto in cui le macchine erano state notate.

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