Rapina Poste di Amorosi: due persone arrestate dai carabinieri

Obbligo di firma per una donna accusata di favoreggiamento: aveva denunciato furto della sua auto

Benevento.  

Sono gravemente indiziati di rapina aggravata in concorso, porto illegale di arma e furto aggravato. Si tratta di due persone di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, arrestate dai carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita. Per una terza persona, una 30enne, disposto invece l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
A loro carico un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip Flavio Cusani, su richiesta del sostituto procuratore Patrizia Filomena Rosa, nei confronti di due uomini ed una donna ritenuti i responsabili a vario titolo della rapina messa a segno il 3 luglio scorso ai danni dell'ufficio postale di Amorosi. Quando, come si ricorderà, tre banditi armati avevano fatto irruzione all'interno delle Poste dove c'erano il direttore ed un dipendente. Un colpo che aveva fruttato ai malviventi un bottino di oltre 23mila euro e un autovettura.
Avviate le indagini, i carabinieri del Nucleo operativo di Cerreto hanno identificato due dei tre autori della rapina. Inoltre, secondo l'accusa, la donna sottoposto all'obbligo di firma, è accusata di favoreggiamento. Si tratta della compagna di uno degli indagati che la mattina del colpo aveva denunciato il furto della propria auto. Circostanza ritenuta non veritiera in quanto il veicolo era stato in realtà utilizzato dal convivente per raggiungere Amorosi ed era stata abbandonata in strada solo per un problema tecnico. 
All'alba il blitz dei militari che hanno notificato l'ordinanza ai tre indagati. I due uomini sono stati dichiarati in arresto e trasferiti in carcere.

AGGIORNAMENTO

Il provvedimento cautelare in carcere ha riguardato Salvatore e Vincenzo Ciccarelli, rispettivamente di 39 e 45 anni, entrambi di Giugliano, difesi dall'avvocato Luigi Poziello.

A loro i carabinieri sono arrivati al termine di una serie di indagini avviate nelle ore immediatamente successive alla rapina nell'ufficio postale di Amorosi. Un'attività partita con il ritrovamento delle auto utilizzate per commettere il colpo. Una di queste, una Lancia Musa, di proprietà della moglie di uno degli indagati.