“Vuole sapere perchè siamo saliti sulla finestra? Per l'arroganza di Mastella. Ci ha istigato. Ci ha trattato con superbia. Ci ha preso per i fondelli, raccontandoci ancora sciocchezze... noi siamo stanchi”.
Così gli ex lavoratori del consorzi di Bacino di Benevento che questa mattina avrebbero dovuto discutere della loro vertenza ultradecennale con il sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Un incontro che si è trasformato in una protesta estrema LEGGI QUI. Due di loro sono saliti sul davanzale della finestra della sala giunta di Palazzo Mosti minacciando di lanciarsi nel vuoto se le loro richieste continueranno a rimanere inascoltate.
Una vertenza che si è riaccesa da quando è nata l'ipotesi di ricollocare i lavoratori della Samte presso altre aziende per i rifiuti.
“Un'ipotesi illegale – chiariscono ancora i manifestanti –. La legge regionale impone il riassorbimento degli operai degli ex consorzi prima di altri, e invece...”.
A nulla è valsa la mediazione telefonica di Don Nicola De Blasio, direttore della Caritas di Benevento. “Non possiamo più aspettare – proseguono – scenderemo dal davanzale solo per trasferirci in prefettura dove questo pomeriggio è stato convocato un incontro con il Prefetto, il sindaco Mastella, l'amministratore dell'Asia, Donato Madaro”.
Non solo. I manifestanti chiedono un incontro con l'assessore regionale all'Ambiente, Fulvio Bonavitacola.
“Nelle altre province questa situazione non si è verificata. Solo a Benevento non è cambiato nulla”.
Accusano la politica, le scelte sbagliate, procedure che non servono a nulla, progetti senza senso.
“Il nostro nervosismo nasce dalla loro indifferenza nei nostri confronti – continuano – solo con la violenza riusciamo ad attirare la loro attenzione”.
La loro richiesta è sempre la stessa: “Devono applicare la legge. Ora siamo stanchi di essere presi in giro. Se nulla si risolve ogni giorno verremo a manifestare”.
