Servizio di trasporto scolastico a Cerreto, nove indagati

Abuso d'ufficio l'accusa per fatti che vanno fino al 30 dicembre 2016

servizio di trasporto scolastico a cerreto nove indagati
Cerreto Sannita.  

Sono nove le persone che compaiono nell'avviso di conclusione dell'indagine del sostituto procuratore Assunta Tillo sull'affidamento, a Cerreto Sannita, del servizio di trasporto degli alunni delle scuole materna, elementare e media per gli anni scolastici 2013/2014, 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017.

Per i fatti, che vanno fino al 30 dicembre 2016, sono stati chiamati in causa Pasquale Santagata, 65 anni, sindaco dal maggio 2011 al giugno 2016 e poi vice sindaco fino al 27 dicembre 2018; l'attuale primo cittadino Giovanni Parente, 64 anni, allora assessore alla polizia urbana, Lorenzo Morone, 73 anni, assessore alla Cultura e vice sindaco dal maggio 2011 al giugno 2016, Ciro Melotta, 68 anni, assessore ai Lavori pubblici (maggio 2011 – giugno 2016), Mario Carangelo, 44 anni, assessore con delega ad Agricoltura ed Ambiente (maggio 2011 – giugno 2016), Vincenzo Di Lauro, 38 anni, assessore alla Pubblica istruzione e all'Ambiente dal 20 giugno 2016, Emilia Florenzano, 66 anni, di Frasso Telesino, segretario generale fino al settembre 2017, responsabile del I Settore fino al 31 dicembre 2013, quando era subentrato, dal gennaio 2014 all'ottobre 2017, Gerardo Iannella, 54 anni, di Cerreto Sannita, e Michela Giordano, 29 anni, di Cerreto Sannita, titolare di una ditta di noleggio autobus.

Per tutti l'accusa di abuso d'ufficio in concorso, ravvisata nel presunto “ingiusto vantaggio patrimoniale” di oltre 144mila euro – la somma pagata dal 2014 al 2017- che sarebbe stato procurato a Giordano “attraverso il frazionamento del servizio annuale in più tranche mediante piccoli affidamenti diretti della durata di pochi mesi”. Nel mirino degli inquirenti una serie di delibere dal settembre 2013 al dicembre 2016 con le quali sarebbe stato prorogato il servizio.

Difesi, tra gli altri, dagli avvocati Angelo Leone, Giuseppe D'Agostino,Vincenzo Cortellessa, Antonello Fraenza e Luigi Rotondi, gli indagati hanno a disposizione venti giorni per chiedere di essere ascoltati o produrre memorie, poi il Pm procederà alle eventuali richiesta di rinvio a giudizio.