"Violentata da mio padre, poi drogata e abusata anche in una casa famiglia"

Denuncia di una ragazza di Benevento, niente incidente probatorio nell'inchiesta su quattro persone

violentata da mio padre poi drogata e abusata anche in una casa famiglia

Martedì invece dinanzi al Gip ci sarà una 18enne di Montesarchio che ha accusato di violenza sessuale due giovani di Tocco

Benevento.  

Il no è arrivato dal gip Loredana Camerlengo, che ha ritenuto di non dover fissare l'incidente probatorio chiesto dalla Procura per acquisire la prova prima del dibattimento. Evidentemente sono state considerate sufficienti le dichiarazioni rese alla polizia giudiziaria da una ragazza di Benevento, affetta da un ritardo mentale, che ha denunciato di essere stata abusata sessualmente prima dal padre, poi nella casa famiglia alla quale era stata affidata.

Accuse pesantissime, una storia finita al centro di una indagine diretta dal sostituto procuratore Stefania Bianco, nella quale sono stati tirati in ballo i genitori, la responsabile ed un collaboratore della casa famiglia, assistiti dagli avvocati Nicola Covino, Fabio Russo e Maria Concetta Iannelli.

Secondo una prima ricostruzione, dal 2011, e fino al 2015, la giovane avrebbe ricevuto in casa le 'attenzioni' del papà, che avrebbe pesantemente allungato le mani su di lei. Una situazione alla quale la mamma non si sarebbe opposta, che aveva determinato l'allontanamento della malcapitata dall'abitazione familiare e il suo trasferimento nel centro che l'aveva accolta. Anche qui, però, a sentire la sua versione, le cose avrebbero preso una piega inquietante: nel 2018 la titolare e un operatore avrebbero abusato di lei: in una occasione, dopo averle fatto assumere sostanze stupefacenti.

Addebiti che gli indagati, attraverso i loro legali, respingono con forza, evidenziando le condizioni della parte offesa, attualmente ventenne, e l'infondatezza della vicenda.

Si svolgerà invece martedì dinanzi al gip Vincenzo Landolfi, in forma protetta, l'incidente probatorio sollecitato dal sostituto procuratore Maria Colucci nell'inchiesta, condotta dalla Squadra mobile, a carico di un 18enne ed un 19enne di Tocco Caudio – sono assistiti dagli avvocati Raffaele Scarinzi e Marianna Febbraio- che una 18enne di Montesarchio, anch'ella con un lieve ritardo mentale, ha accusato di averla violentata.

Tutto sarebbe accaduto nella zona del cimitero della frazione Luzzano di Moiano lo scorso 30 maggio, dove avrebbe subito gli abusi sessuali prima di un giovane, poi dell'altro, dopo essere già uscita con il primo ed aver incontrato successivamente il 19enne. Circostanze sulle quali la 18enne, rappresentata dall'avvocato Antonio Leone, sarà chiamata a riferire nel contraddittorio tra le parti.