Piante di cannabis non mie, non le stavo innaffiando. Ma resta agli arresti

La versione di Pierluigi Cerulo, 25 anni, di Solopaca, che il Gip ha lasciato ai domiciliari

piante di cannabis non mie non le stavo innaffiando ma resta agli arresti
Benevento.  

Ha escluso la paternità di quelle 26 piante di cannabis alte circa due metri e mezzo e in piena infiorescenza , sostenendo di non essere stato sorpreso mentre le innaffiava, ma mentre si trovava nei pressi di quell'area recintata. Lo fa fatto senza rispondere alle domande, ma solo con alcune dichiarazioni spontanee, Pierluigi Cerulo, il 25enne di Solopaca arrestato dai carabinieri della locale Stazione.

Difeso dagli avvocati Benedetta Masone e Nico Salomone, il giovane ha offerto la sua versione dei fatti al gip Pietro Vinetti, che non l'ha evidentemente ritenuta credibile, lasciandolo ai domiciliari.

Secondo la ricostruzione dei militari, il 25enne era stato bloccato mentre entrava attraverso un cancelletto in quel terreno nel quale era stata rinvenuta la piantagione, irrigata da un sistema alimentato elettricamente con la batteria di un veicolo, regolata da un timer.

Su disposizione del sostituto procuratore Donatella Palumbo, era stato sottoposto agli arresti in casa, ai quali è rimasto sulla scorta di una ordinanza di custodia cautelare che la difesa impugnerà dinanzi al Riesame.