Operaio morto sul lavoro nella stazione ferroviaria, sei richieste di processo

Il 3 febbraio del 2020 la tragica fine di Tommaso De Luca, 58 anni

operaio morto sul lavoro nella stazione ferroviaria sei richieste di processo

Udienza preliminare ad aprile 2022

Benevento.  

Sono sei le richieste di rinvio a giudizio avanzate dal sostituto procuratore Maria Colucci nell'inchiesta sulla morte di Tommaso De Luca, il 58enne operaio di Afragola che il 3 febbraio del 2020 aveva perso la vita in un incidente sul lavoro accaduto all'interno della stazione ferroviaria di Benevento.

Le persone che dovranno comparire il 4 aprile del prossimo anno dinanzi al gup Gelsomina Palmieri sono le stesse che all'epoca erano state 'avvisate' in vista dell'autopsia, con una sola differenza: l'inserimento del nome di un operaio al psto di quello di un funzionario.

L'elenco include Marco Cerullo, 60 anni, funzionario presso il Centro produzione territoriale di Rete ferroviaria italiana di Napoli, Luigi Tamantini, 44 anni, consulente esterno di Rfi, Vincenzo Tucci, 55 anni, della «Cm costruzioni» rappresentante di una delle imprese capogruppo che aveva partecipato all’appalto dei lavori, Mario Filosa, 70 anni, rappresentante dell’impresa «Macfer», esecutrice dei lavori, Emilio Russo, 64 anni, della ditta «Rem srl», l'impresa che li aveva in subappalto, della quale De Luca era dipendente come Pasquale Moccia, 58 anni.

Il dramma, al centro di un'indagine della polizia ferroviaria, si era verificato in un cantiere aperto a ridosso dei binari, confinante con via Mura della Caccia, nel quale era in corso la costruzione di un edificio destinato ai nuovi Uffici Movimento  della stazione centrale. Per cause da accertare, l'operaio era caduto dalla struttura: un volo di quattro metri che non gli aveva dato scampo, rendendo inutili, purtroppo, i soccorsi.

Il dottore Massimiliano dell’Aquila aveva curato l'autopsia su incarico del Pm: un esame per il quale la dottoressa Natascha Pascale era stata nominata come consulente di parte dai familiari della vittima - la moglie e i quattro figli -, che sono rappresentati da Studio3A-Valore S.p.A., che ha dato la notizia, in collaborazione con l’avvocato Aldo Maria Fornari.