"Falso invalido", sequestrati ad un 72enne di Telese altri 30mila euro

Questa mattina la discussione del ricorso dinanzi al Riesame

falso invalido sequestrati ad un 72enne di telese altri 30mila euro
Telese Terme.  

Gli hanno sequestrato altri 30mila euro depositati su un conto corrente, raggiungendo così l'importo complessivo – 57mila euro - che gli inquirenti ritengono il corrispettivo della truffa contestata. Nel mirino è finito ancora un 72enne di Telese Terme (la mancata indicazione delle generalità è legata all'esistenza di dati sensibili che riguardano la salute ndr)., tirato in ballo da una inchiesta del sostituto procuratore Patrizia Filomena Rosa e dei carabinieri, per il quale già a giugno erano scattati i sigilli su 27mila euro trovati nella cassaforte della sua abitazione. I 57mila euro sono i soldi che l'indagato, ritenuto un falso invalido, avrebbe percepito dal dicembre del 2011 all'aprile del 2021.

Era stato definito invalido al 100% ( a partire dalla fine del 2011) dopo una sentenza nel 2013 del giudice del lavoro, al quale si era rivolto dopo il no dell'Inps. Gli era stata riconosciuta anche l'indennità di accompagnamento, poi revocata nello scorso aprile dopo una visita di verifica alla quale era stato sottoposto. Dall'attività investigativa, supportata anche da intercettazioni telefoniche, sarebbe emerso che il 72enne cammina da solo - eccezion fatta, sostengono gli inquirenti, per il parziale supporto di stampelle osservate in un paio di occasioni-, attraversa agevolmente la strada e guida per raggiungere Benevento, Napoli e Roma, e spesso anche con cadenza giornaliera.

Oltre che il denaro, il primo sequestro, confermato in due occasioni dal Riesame ed impugnato dinanzi alla Cassazione, aveva riguardato anche una serie di documenti che lascerebbero pensare ad un presunto ruolo di intermediazione del 72enne, anche con sanitari compiacenti, in varie pratiche pensionistiche e/o in procedure concorsuali. Un quadro nel quale sono stati ravvisarti gravi indizi anche per le ipotesi di reato di millantato credito, falso e corruzione.

Ora il sequestro di altri 30mila euro, al centro di un ricorso discusso questa mattina dall'avvocato Vincenzo Sguera dinanzi al Riesame, la cui pronuncia è attesa nelle prossime ore.