Alloggio assegnato in modo illegittimo, prosciolti impiegato Acer e beneficiario

Benevento. La decisione del Gup per due persone di San Giorgio del Sannio e Apice

alloggio assegnato in modo illegittimo prosciolti impiegato acer e beneficiario
Benevento.  

Erano accusati di abuso d'ufficio in concorso, uno di loro anche di falso. La Procura ne aveva sollecitato il rinvio a giudizio, ma il gup Vincenzo Landolfi, in linea con le conclusioni delle difese, ha deciso il non doversi procedere nei confronti di Antonio Calabrese (avvocato Carmen Gerarda Vetrone), 61 anni, di San Giorgio del Sannio, dipendente dell'ufficio protocollo del Dipartimento di Benevento della società Acer (ex Iacp), e di Roberto Sacchetta (avvocato Vincenzo Regardi), 47 anni, di Apice.

I fatti risalivano al settembre del 2020: secondo la ricostruzione che ne avevano fatto gli inquirenti, Calabrese avrebbe procurato, in violazione delle procedure e con un atto ritenuto illegittimo e falso, un presunto “ingiusto vantaggio patrimoniale” a Sacchetta. Gli avrebbe assegnato in via provvisoria un alloggio di edilizia residenziale pubblica ad Apice: un appartamento di 85 metri quadri che, sosteneva il Pm, gli avrebbe consegnato materialmente dopo la sostituzione della serratura operata da un fabbro che sarebbe stato contattato in precedenza da Sacchetta.

Un episodio finito al centro di una inchiesta dei vigili urbani di Apice sfociata nella richiesta di processo per i due imputati, che il giudice, al termine dell'udienza preliminare, ha invece prosciolto. Per l'Acer, parte civile, l'avvocato Giuseppe Guida.