"Mi manda il sindaco...", imprenditore "costretto ad assumere lavoratori"

Benevento. Accusa di concussione a Cusano Mutri, in due a giudizio a dicembre

mi manda il sindaco imprenditore costretto ad assumere lavoratori

A processo, ma per falso, anche una terza persona

Benevento.  

Sono accusati di una presunta concussione ai danni di un imprenditore di San Lorenzello che sarebbe stato costretto ad assumere alcuni lavoratori e a cedere in subappalto il 30% di un intervento che si era aggiudicato. E' lo scenario raccontato da una inchiesta del pm Assunta Tillo e dei carabinieri su una vicenda che si sarebbe verificata a Cusano Mutri tra il 2014 ed il 2017, per la quale è stato chiesto il rinvio a giudizio – le cariche sono quelle dell'epoca – del sindaco Giuseppe Maria Maturo e del responsabile dell'Ufficio tecnico, Nicola Russo.

A loro si aggiunge, ma solo per un presunto falso, Giovanni Sarracco, direttore dei lavori di completamento per il recupero del fabbricato di pregio Convento Padri Agostiniani - terzo lotto. Questa mattina l'udienza preliminare dinanzi al gup Pietro Vinetti: il pm Maria Colucci ha insistito per il rinvio a giudizio, le difese – gli avvocati Alberto Mignone, Marcello Severino e Raffaele Pucino- per il non doversi procedere. Nel pomeriggio (aggiornamento ore 15.20) la decisione di fissare il processo per il 1 dicembre.

Il primo capitolo di quella che gli inquirenti ritengono sia stata una concussione riguarda Maturo, che a luglio e settembre del 2014 avrebbe prospettato al titolare di una impresa di “ritardare ulteriormente i pagamenti” dei lavori eseguiti per il Convento se non avesse preso alle sue dipendenze tre persone. Secondo l'accusa, appena eletto sindaco, Maturo si sarebbe recato presso il cantiere ed avrebbe “imposto le assunzioni” (“Ho delle persone da far lavorare, te le mando.., Così i lavori proseguono più speditamente”). I tre lavoratori si sarebbero presentati nei giorni successivi (“Sono... Mi manda il sindaco...”), l'imprenditore li avrebbe assunti nonostante non ne avesse bisogno.

Una condotta concussiva è stata ravvisata anche in una seconda vicenda (ottobre e novembre 2017) per la quale, oltre a Maturo, è stato chiamato in causa anche Russo. Nel mirino sarebbe finito lo stesso imprenditore che, di fronte al rischio di pagamenti ritardati – a detta del Pm – avrebbe ceduto una parte dell'appalto ad una ditta ed avrebbe sottoscritto contratti di subappalto anche con altre due imprese di Cerreto e Montesarchio per la fornitura e la posa di infissi e la realizzazione del cappotto termico.

Maturo e Russo rispondono anche di tentato abuso d'ufficio e tentato abuso d'ufficio in relazione a quei subappalti, mentre Sarracco è stato coinvolto perchè nel Giornale dei lavori avrebbe annotato nel luglio del 2014 – falsamente, secondo l'accusa – “l'inizio dei lavori strutturali”. Lavori che sarebbero invece cominciati nel 2012.