Forza, Repubblica: soffia forte sulle tue 77 candeline. Ne abbiamo bisogno

Benevento. La cerimonia in piazza Castello

forza repubblica soffia forte sulle tue 77 candeline ne abbiamo bisogno
Benevento.  

Quelle quattro ragazze della III C della Sant'Angelo a Sasso, che hanno sfilato stringendo in una mano, ognuna di loro, un lembo della bandiera italiana, rappresentano il ponte ideale tra quanto i nostri nonni hanno conquistato 77 anni fa, dopo aver cacciato i nazifascisti, e l'assoluta necessità di difendere sempre più i valori incarnati dalla Repubblica, troppo spesso bersaglio di pulsioni che tendono all'autoritarismo. E' l'immagine simbolo che consegna agli archivi la Festa del 2 giugno in piazza Castello.

Unica novità in un cerimoniale che si è snodato immancabilmente attraverso momenti che, seppure rituali e retorici, conservano un bellissimo livello di emotività: l'inno di Mameli e le note del silenzio – sono state quasi sovrastate, ad un tratto, dal rumore delle sirene di un'ambulanza che, provenendo dal Corso Garibaldi, ha dovuto svoltare verso viale dei Rettori-, l'alzabandiera e l'onore reso ai caduti con una corona depositata ai piedi del Monumento a loro dedicato.

Il prefetto Carlo Torlontano, dopo aver passato in rassegna il Reggimento schierato di tutto punto, ha letto il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le sottolineature sono state tutte per lo straordinario impegno per le popolazioni colpite dall'alluvione in Emilia Romagna, per il lavoro fatto nel segno di una visione condivisa, mentre il richiamo ha riguardato le situazioni di fragilità, marginalità e disagio sociale esistenti nel nostro Paese. Che è quello – ha rimarcato il sindaco di Benevento Clemente Mastella, “che più avanza in Europa”. Ma, mentre lo fa, è costretto a fare i conti con il fenomeno della “dispersione scolastica", della ricerca affannosa di un “lavoro che in tanti ancora non trovano”.

Come rimediare? “Bisogna recuperare il senso di appartenenza alla propria comunità, con uno sguardo speranzoso”, ha concluso il primo cittadino, che, durante l'attesa, non aveva esitato ad usare un fazzoletto - poi un ombrello e, infine, un cappellino della Polizia- per riparare la testa dal sole battente, restituendo ai fotografi una istantanea pop.

Il presidente della Provincia, Nino Lombardi, dopo aver auspicato che “le Istituzioni sappiano cogliere le opportunità offerte dal Pnrr”, ha espresso la sua “preoccupazione” per il progetto sull'autonomia differenziata: “Se non cresce il Mezzogiorno, non cresce il Sud. Per quanto riguarda il territorio sannita, dobbiamo esaltare le nostre potenzialità, lavorando ad un percorso comune, per unire e non dividere”.

Al termine della cerimonia, i vigili del fuoco del nucleo Saf hanno dispiegato il Tricolore sulla facciata della prefettura.