Non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste. E' la decisione del gup Maria Di Carlo per un 90enne arianese di cui la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa dii aver abusato sessualmente della sua collaboratrice domestica.
I fatti contestati sono inclusi nell'arco temporale che va da febbraio ad aprile 2023: secondo gli inquirenti, l'anziano, difeso dall'avvocato Vincenzo Regardi, mentre erano insieme in un'auto, avrebbe allungato le mani sulle gambe della donna – parte civile con l'avvocato Domenico Carchia – che gli avrebbe intimato di smetterla, altrimenti avrebbe allertato i carabinieri.
In un'altra occasione, invece, dopo averla afferrata da dietro, avrebbe toccato il seno della colf, che stava affettando il pane. Lei avrebbe tentato di divincolarsi, subendo graffi sul petto e sul braccio sinistro giudicati guaribili in 7 giorni. Addebiti sempre respinti dall'imputato, di cui il suo difensore, nel corso della discussione, ha sottolineato l'infondatezza, anche alla luce delle condizioni fisiche del 90enne, presente in aula.