No ad abbreviato condizionato, a giudizio cardiologo e viceprocuratore onorario

Benevento. La decisione del Gup per Vetrone e Zito

no ad abbreviato condizionato a giudizio cardiologo e viceprocuratore onorario
Benevento.  

Ha respinto la richiesta di rito abbreviato, condizionato all'escussione di due consulenti, avanzata dalla difesa, e, dopo il no della stessa difesa ad un abbreviato semplice, ha disposto il rinvio a giudizio dei due imputati. Sono le decisioni del gup Roberto Nuzzo per Giovanni Vetrone (avvocati Nico Salomone e Benedetta Masone), 61 anni, all'epoca dei fatti cardiologo dell'ospedale di viale Principe di Napoli, e Antonio Zito (avvocati Umberto Del Basso De Caro e Pietrantonio De Nuzzo), 59 anni, di Pulsano, un viceprocuratore onorario che era in servizio a Lecce, per i quali il processo inizierà il 17 giugno.

I fatti contestati

Dal 5 marzo ai domiciliari, Vetrone e Zito, come più volte ricordato, sono stati chiamati in causa dall'indagine del pm Chiara Maria Marcaccio e della guardia di finanza sulle presunte molestie sessuali di cui sarebbero rimaste vittime alcune pazienti del medico durante le visite nell'ambulatorio ospedaliero alla presenza di Zito, che si sarebbe presentato come un suo assistente. Scene che sarebbero state riprese da un router fisso installato nella sala ambulatoriale e da un cellulare. Un modus operandi di cui avrebbe fatto le spese anche una collega di Vetrone, immortalata in un video, realizzato mentre era in bagno e nella stanza adibita al cambio degli abiti del personale sanitario, che poi sarebbe stato inviato via whatsapp a Zito.

Venticinque le parti offese, molte delle quali si sono costituite parti civili con gli avvocati Antonio Leone, Vincenzo Sguera, Giovanni Pratola, Fabrizio Giordano, Nicola Covino, Cosimo Marcellino, Togo Verrillo, Fabio Russo, Ettore Marcarelli, Carmelo Sandomenico, Antonio Rauzzino, Giovanni Rossi, Alboino Greco.

Tra le parti civili anche il Fatebenefratelli che, attraverso  l'avvocato Gerardo Orlando, ha chiesto un risarcimento di 1 milione di euro  e una provvisionale di 200mila euro.