Arpaise: l'Arcivescovo ha benedetto la nuova campana della Parrocchia

La cerimonia nel corso della festa dell'Immacolata

arpaise l arcivescovo ha benedetto la nuova campana della parrocchia
Arpaise.  

Nel giorno della Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, presso la Parrocchia Beata Vergine Maria, San Rocco e San Sebastiano di Arpaise (Bn), l'Arcivescovo di Benevento Felice Accrocca, ha officiato la Santa Messa e benedetto  la nuova campana della Parrocchia, concelebrata dal Parroco di Arpaise Don Albert Mwise, alla presenza del Diacono Don Giuseppe Rossi, dei ministranti, del Sindaco Vincenzo Forni Rossi e della comunità unita in festa. Questa nuova campana è stata acquistata e realizzata dalla Pontificia Fonderia Marinelli ad Agnone, frutto di raccolta fondi dei fedeli, donazioni tramite conto corrente e raccolta durante le festività patronali. Questa nuova bellissima campana pesa ben 450 kili di bronzo e ha sulle quattro facciate circolari la scritta della Parrocchia e le immagini della Beata Vergine Maria Immacolata, San Rocco e San Sebastiano, lo stemma del Papa, dell'Arcivescovo, il nome del Parroco e la preghiera rivolta ai Santi; per San Rocco pellegrini con il cuore rivolti verso il cielo, per San Sebastiano scaglia le frecce dell'amore nei nostri cuori.

La campana antica posta sul campanile della Chiesa,  installata 101 anni fa, ovvero nel 1921, diversi mesi fa si è lesionata e il suono non era più intonato, allora fu così che i fedeli insieme all'Amministrazione Comunale si sono uniti e hanno pensato di fare in modo che la comunità avesse una nuova Campana, un opera così bella che ha visto l'unione di tutti i concittadini. 

"Un momento molto importante quello che abbiamo celebrato, un emozione unica, come dalle parole di Padre Albert, che ha all'inizio della Santa Messa salutato l'Arcivescovo e lo ha ringraziato per la sua presenza tra noi, ringraziando tutta la comunità parrocchiale che si è impegnata per raggiungere la somma utile per l'acquisto della campana, ma l'augurio è che questo suono delle campane ci aiuta a rispondere in modo fruttuoso all'ascolto della Parola di Dio, ci aiuta a creare una unità tra di noi, il suono delle campane ci richiama a crescere nel nostro cammino di fede, in questa occasione della campana c'è stato una bella collaborazione tra il Comune e la Chiesa rispettando ognuno il suo ruolo, un grazie a tutti, al coro di Tufara Valle che nel richiamo dell'evangelizzazione del nostro vescovo dell'unione tra le parrocchie, ha partecipato animando la liturgia". 

L'Arcivescovo nel corso dell'omelia si è soffermato sulla festività odierna della Concezione Immacolata di Maria, sulla parola di Dio che arriva alla concezione di Gesù e sulla figura umana, sulla figura dell'incarnazione del Signore, sulla natività, la nascita di Maria, " noi cominciamo ad esistere nove mesi prima di vedere la luce, noi non esistiamo dal giorno in cui veniamo alla luce, dal giorno del nostro compleanno ma ben prima e queste feste della incarnazione del Signore e della concezione della madre sono state fissate a seguito della festa della natività; Maria è concepita senza peccato in vista di ciò che doveva avvenire, perché il figlio di Dio che doveva prendere carne nel grembo di una donna, aveva bisogno di un'arca santa ed immacolata dove deporsi e allora il concepimento della Vergine Maria è in vista della salvezza, la grandezza di Maria è il definirsi serva umile, è la sua fede in Dio, che anche noi possiamo fidarci ed affidarci a Dio sempre".

Prima della benedizione della campana, prendendo la parola, il Sindaco di Arpaise ha salutato e ringraziato  l'arcivescovo per aver partecipato in questo giorno così importante per la comunità, ha illustrato a Sua Eccellenza un po la storia della vecchia campana che ha suonato per centouno anni e tutto il lavoro svolto fino all'arrivo della campana, stessa campana che da quando è nata segnava le giornate dei nostri padri, dei nostri nonni, di coloro che erano a lavoro nei campi, di tutti i nostri cari che ci hanno lasciato. 

Monsignor Felice Accrocca prima di lasciare Arpaise, felice di essere stato tra noi ha ricordato che la campana è la voce di Dio, ha ringraziato di cuore il parroco, il sindaco, tutti coloro che hanno voluto la nuova campana e tutti quelli che si sono adoperati per organizzare la cerimonia.