Quota 100 per le pensioni, Sannio sconta la carenza di lavoro

Cgil, Valle: “In molti non possono perché non hanno i 38 anni di contributi lavorativi”

Benevento.  

La corsa al tanto atteso pensionamento non sembra arretrare e il constante aggiornamento delle richieste di aderire alla misura Quota 100 consente anche di avere una fotografia della situazione lavorativa regionale. Da un lato ci sono le città della fascia costiera della Campania dove i numeri hanno mostrato da subito una forte tendenza ad accedere alla nuova possibilità offerta dal governo con il decreto approvato il mese scorso, ma dall'altro lato ci sono le aree interne dove i dati stentano a decollare. Dati confermati anche a diverse settimane dall'introduzione del provvedimento. Ad oggi, infatti, secondo i dati registrati dall'Inps alle 13 di ieri le domande di pensionamento anticipato presentate a Napoli sfiorano la quota tremila attestandosi a 2.854 richieste, che diventano 1280 a Salerno e 934 a Caserta. Numeri che calano in Irpinia e ancora di più nel Sannio: 489 ad Avellino, 317 a Benevento. Un trend che secondo il segretario della Cgil sannita, Luciano Valle confermerebbe il “divario determinato dall'atavica carenza di lavoro del nostro territorio”. Com'è noto per accedere alla misura Quota 100 i due requisiti fondamentali sono aver raggiunto il 62esimo anno d'età e aver maturato 38 anni di contributi lavorativi. Ebbene sarebbe proprio quest'ultimo elemento l'ostacolo principale per molti lavoratori sanniti. “Molte persone si stanno recando da noi per fare la simulazione e chiedere informazioni ma tanti poi decidono di aspettare prima di chiedere il pensionamento”, rileva Valle precisando che c'è chi sceglie di aspettare ma “non tutti hanno entrambi i requisiti e restano comunque pochi i cittadini che hanno raggiunto 38 anni di contributi proprio per mancanza di lavoro, almeno per quest'anno”.