Cotarella: "Il vino sia il diamante del Sannio"

L'enologo a Benevento per la presentazione del nuovo master dell'Unisannio

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Benevento.  

Dopo la laurea ad honorem Riccardo Cotarella torna all'Unisannio e questa volta sale in 'cattedra'. Per parlare di comunicazione e valorizzazione del vino e del territorio. Un binomio fondamentale da cui partirà il master di secondo livello promosso dall'Ateneo sannita e presentato questa mattina nel Chiostro di Palazzo San Domenico.

Master di cui l'enologo di fama internazionale sarà presidente del comitato tecnico scientifico. A lui il compito di guidare il corso di studi che ha l'ambizioso compito di partire da un'eccellenza come il vino e trasformarla in volano di sviluppo per il territorio.

Già cittadino onorario di Guardia Sanframondi, Cotarella ha ricordato il suo legame con il Sannio dove è pronto a portare tutta la sua esperienza.

Perché il vino racconta il territorio e le sue caratteristiche e dovrà essere questa la sfida per il futuro: “Il vino è il prodotto non soltanto dell'agroalimentare. Non abbiamo diamanti, non abbiamo petrolio ma abbiamo la fortuna di avere un patrimonio unico al mondo per trasversalità, per originalità che non esiste altrove. Il vino ha accompagnato la cultura e l'evoluzione degli uomini. Cambiando la cultura, cambiando il gusto. Rappresenta ciò che passionalmente un produttore può mettere nel suo lavoro. Toscana e Piemonte sono partiti decenni prima di noi. Grazie alle nuove generazioni e iniziative come questa dell'Università sono convinto che anche la nostra zona saprà farsi valere perché sapremo raccontarla bene”.

All'università dunque il compito di formare future generazioni che questo racconto lo sappiamo trasformare in marketing territoriale.

“Non mi esalto quando le classifiche ci mettono in testa e credetemi sono tante e non mi faccio deprimere quando ci mettono in coda”, ha commentato il Rettore dell'Unisannio, Gerardo Canfora rispondendo anche alle domande dei cronisti in merito alla classifica del Censis che vede l'ateneo sannita al penultimo posto - ma penso semplicemente che le Università devono guardare con attenzione ai territori sui quali si collocano. E noi lo facciamo e lo facciamo anche questa mattina presentando un'iniziativa didattica che sposa in maniera perfetta quella che è la vocazione del nostro territorio, quella che è l'industria del vino. Lo facciamo con un master originale che guarda al vino a 360 gradi perché i dati ci dicono che non basta avere un buon prodotto ma serve anche una capacità di penetrazione dei mercati che passa principalmente attraverso la capacità di costruire un racconto intorno al vino”.

Un racconto che nel Sannio parte dalle uve della Falanghina e dell'Aglianico, dai vigneti e dalla sua gente. Dalla storia di uomini e donne della provincia di Benevento da sempre dediti alla viticoltura. Un settore che negli anni ha subito cambiamenti profondi a partire da quel ritorno alla terra di moltissimi giovani per guardare al futuro tutelando e valorizzando storia e tradizioni.