Vigorito: "Confindustria lavora per Sannio. Eolico? Qui zero impianti da 2006"

Il presidente rivendica l'impegno dell'associazione: "Forse a qualcuno dà fastidio"

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Il numero uno dell'Unione Industriali fa chiarezza su diversi punti Sul progetto a Pietrelcina: "Non c'entra nulla con me. In malafede ogni accostamento". Sulle attività: "Rapporti ottimi con Regione ed è solo un bene per il territorio"

Benevento.  

Fare chiarezza dopo alcune intemerate verbali e imprecisioni arrivate dal vertice della Provincia di Benevento all'indomani dell'assemblea generale di Confindustria.
Con questo obiettivo è arrivata la conferenza stampa del presidente dell'Unione Industriali di Benevento Oreste Vigorito (CLICCA QUI PER RIVEDERE LA CONFERENZA).
Il massimo dirigente provinciale dell'associazione ha rivendicato l'impegno dell'associazione per il Sannio: “In assemblea avrete notato che Confindustria ha voluto rappresentare a De Luca, massima autorità regionale, situazioni e contingenze che limitano lo sviluppo del Sannio e di Benevento: dovrebbe far piacere che qualcuno si adopera per il Sannio, invece a volte sembra dia fastidio”.

In questo quadro Vigorito ha proseguito commentando l'intervento del presidente della Provincia Lombardi: “Le autorità avrebbero dovuto fornire il loro contributo istituzionale, non una serie di doglianze. Dopo l'intervento di Mastella il presidente della Provincia Lombardi ha parlato per 25 minuti, più del presidente di Confindustria in un evento che era l'assemblea di Confindustria. Ho modificato il mio intervento in base al suo, perché era stata chiamata in causa Confindustria: d'altronde sarebbe strano immaginare che le proprie parole siano passi del Vangelo incontestabili. Meraviglia anche sentire denunciare una serie di carenze in città, e in provincia imputandole di volta in volta dai fiumi alle connessioni, a questioni burocratiche, a fondi che non arrivano a scarso interesse di Palazzo Santa Lucia dimentichi che sono competenze della Provincia. Ha detto che in queste cose c'è confusione perché c'è sovrapposizione di ruoli, e io ho detto che se qualcuno occupa il posto di un altro evidentemente l'altro non c'è”.

E il presidente dell'Unione Industriali proseguendo ha spiegato: “Ero meravigliato che ci si meravigliasse che qualcuno possa essersi interessato di risolvere questioni come quello dei fiumi, della stazione, come ha fatto Confindustria e grazie a questi interventi sono stati attivati finanziamenti. Meraviglia sentire di sovrapposizione: frequento la Regione un paio di giorni a settimana, dagli uffici alla presidenza e non li ho mai incontrati...quindi non capisco la sovrapposizione. Quando c'è stata la riunioni sui rischi alluvionali, con Confindustria che ha spiegato alla Regione che in caso di forti piogge oltre a disastri si sarebbe avuta una brutta figura perché in cinque anni non si erano posti rimedi. A Napoli quella sera era presente Lombardi e credo che abbia sentito che quando qualche esperto della Regione consigliava di verificare le esondazioni del Po, giustamente, dissi che si poteva guardare un progetto depositato alcuni anni prima. Dopo questo discorso e dopo l'autorevole intervento di De Luca e Bonavitacola sono stati stanziati 28 milioni di euro. Ho l'impressione che questa partecipazione positiva di Confindustria invece di portare a unire le forze urti suscettibilità: magari chiederemo il permesso prima di intervenire”.

E sull'eolico: “Non avevo dubbi che il giorno in cui avessi affrontato il problema delle rinnovabili a qualcuno sarebbe venuto il prurito. E anche l'occasione che io avrei fornito su un piatto d'argento di dimostrare la propria vigliaccheria: abbinare per forza la mia attività col mio ruolo di presidente di Confindustria. Poi ho pensato di avere una corazza. Da quando sono diventato presidente del Benevento Calcio, 17 anni fa, non ho fatto nulla, nemmeno un impianto nel Sannio. Qualcuno mi ha chiesto perché, e ho spiegato che nessuno avrebbe mai dovuto rinfacciarmi che ci fosse un tornaconto dietro i miei investimenti nel calcio. Neppure le colonnine elettriche, che realizzo, sono nel Sannio. Non faccio business dove faccio attività di amministrazione o altro”.

Quanto al cortocircuito che si è creato: “Non capisco se dietro alcune ricostruzioni ci fosse ignoranza o malafede. Si dice che Regione abbia bocciato ieri un progetto a Morcone: è falso, è stato bocciato due anni fa dal Ministero, non dalla Regione, viste le dimensioni.
Qualcuno dice che a Padre Pio non si possono mettere pale eoliche in testa, mettendo accanto la mia foto, non dice che non sono proponente di quell'impianto né so chi sia. Io i miracoli li faccio insieme a San Gennaro, ma quell'impianto non c'entra nulla con me.
Io ho detto che Lombardi non conosce le regole, perché lui aveva dichiarato che Regione non ha piano energetico, invece è stato approvato nel 2020, o Lombardi non l'ha letto o non l'ha capito, perché c'è differenza tra piano regionale e norme attuative. Per avere oggi un'autorizzazione per un impianto di rinnovabili si fa richiesta all'Ufficio Ambiente della Regione, che se ritiene che il progetto vada visionato con le regole dell'Ambiente fa valutazione d'impatto ambientale, poi convoca conferenza di servizi compresa la Provincia e tutti possono dare il parere, dare il parere non significa avere il potere su quel progetto, ma partecipare alla composizione della documentazione. Poi se pareri sono tutti positivi Regione invia ad uffici che emettono autorizzazione finale dopo un'altra conferenza di servizi. Per poggiare una turbina in un posto servono 70 pareri, altro che mancanza di regole. Oltre una certa potenza invece si va a Roma, al ministero. E questo ho detto, che poi da ciò si dica che si vogliono togliere vigneti o mettere le turbine in casa della gente o che io abbia intenzione di mettere altre turbine è grave.

Norme dicono che revamping devono avere corsia preferenziale perché al posto di 7 turbine ne servirebbe una sola: dunque di 2mila turbine nel Sannio ne resterebbero 150 o poco più. C'è un parere della Provincia in merito che dice che siccome cittadini si sono abituati a vedere turbine toglierle e diminuirle cambierebbe il paesaggio... andrebbe deciso se sono tante, poche e se si possono diminuire. In Regione nei progetti c'è il rendering: se è vero che si è sconvolto il paesaggio in passato oggi si può rimediare. Poi se si vuol fare il vino io preferisco i vigneti, sia ben chiaro, non ho bisogno di fare eolico.

Quando sono sceso dal palco le persone mi hanno abbracciato, tra queste c'era Lombardi che abbracciandomi mi ha detto “Visto, ti ho dato lo spunto per il tuo intervento”, io ho replicato “Non darmene altri”. Questa in ogni caso sarà la mia ultima conferenza sull'argomento”.