Confindustria, Lampugnale nel consiglio nazionale: un ponte per le aree interne

“C'è un rallentamento generale dell'economia che influisce in modo particolare sulle micro-imprese”

confindustria lampugnale nel consiglio nazionale un ponte per le aree interne
Benevento.  

“Sicuramente una grande soddisfazione. Sarà un ponte con Roma per portare non solo le istanze delle piccole e medie imprese ma anche le istanze della Campania, un territorio fortemente in difficoltà ma che di fatto negli ultimi anni ha espresso anche indicatori economici molto positivi”. Il sannita Pasquale Lampugnale, presidente Piccola industria di Confindustria Campania nonché vicepresidente nazionale Piccola Industria, a meno di ventiquattro dall'elezione nel Consiglio generale di Confindustria Nazionale assicura l'impegno per le realtà campane con attenzione in particolare al Sannio e alle aree interne. L'esponente dell'associazione degli industriali analizza l'attuale situazione economia e le difficoltà affrontate dalle realtà più piccole ma anche “più rappresentativa delle aree interne”. Attenzione dunque al Pnrr e alle politiche d'investimento considerate essenziali per determinare la “crescita e l'innalzamento del Pil”.

Economia: micro-imprese le più colpite dalla crisi

“Le piccole imprese in questo 2023 stanno affrontando un momento di difficoltà”, spiega l'esponente degli industriali che precisa: “Sostanzialmente c'è un rallentamento generale dell'economia che, come abbiamo dimostrato nei nostri report, influisce in modo particolare sulle micro-imprese, che sono quelle un po' più rappresentative non solo in Campania, ma anche nel Sannio e nelle aree interne”.

Fondi Pnrr per rilanciare investimenti

Lampugnale, pertanto, rilancia le istanze presentate dall'associazione guidata da Bonomi: “Riteniamo sia importante fare una politica di investimenti e a proposito di Pnrr e delle risorse che in parte verranno tagliate o in parte non verranno utilizzate, come Confindustria abbiamo chiesto di trasferire queste risorse alle imprese per sostenere una politica di investimenti strutturale che possano determinare crescita e innalzamento del Pil”.