LIVE. Rifiuti e Cave da problema a risorsa. L'incontro nel Sannio

Con i vertici di Confindustria, Regione Campania e Associazioni

live rifiuti e cave da problema a risorsa l incontro nel sannio
Benevento.  

Al via a Benevento, nella sede del centro per l'impiego, l'incontro organizzato d Confindustria Benevento su Cave e Gestione Rifiuti. 
Moderato dal direttore di Ottochannel e Ottopagine Pierluigi Melillo l'incontro vede dapprima i saluti del presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi: "Serve discorso di sinergia la comunità siamo noi e possiamo creare una bella pagina per la Provincia di Benevnto".

E il sindaco Mastella: "Bonavitacola ottimo amministratore, ma va data possibilità ad enti locali di decidere. Asia al cento per cento del comune ma serve soluzione. Noi al netto di quel che facciamo non riusciamo a diminuire quel che chiediamo ai cittadini. Scontentezza sui fiumi anche se evito di far casino, ma serve soluzione perché altrimenti ci impantaniamo e ci blocchiamo. Sono sette anni che sono sindaco, cambiano commissari e con depuratore non andiamo avanti, siamo fermi e non capiamo perché non riusciamo a farlo e mi sono preso un avviso di garanzia. Noi amministratori all'angolo perché riceviamo attacchi da tutti, non siamo tutti delinquenti. Serve una soluzione. Su acqua emblematico: comunque facciamo non va bene. Così non va bene e mi auguro che si possa andare a stimolarsi reciprocamente tra ttori del territorio per risolvere i problemi".

Sulla questione Cave interviene il presidente Pancione della sezione Ambiente di Confindustria Benevento: "Su rifiuti ancora non c'è un piano. Iacovella non mi ha più risposto. Non èpossibile non tener conto di una realtà produttiva come Benevento. Non si tiene conto della realtà economica del nostro territorio. Ci vogliono certezze. Cittadini campani pagano di più per colpe che non hanno e questo è fallimento di tutta la classe dirigente. Chiediamoun tavolo in cui siano coinvolti tutti i nostri operatori: se si commissaria Ato sarebbe una vergogna quindi andrebbe trovata una soluzione. Quanto alle cave: si regolamentano risorse e materie prime. Sarebbero servite regole certe. Nel 2017 in piazza tutti per protestare: dopo un anno si è avuto collasso dell' intero settore".

E il presidente assoambiente Chicco Testa: "I rifiuti andrebbero trattati in modo civile, sei anni fa io ero qui a discutere esattamente delle stesse cose di cui parliamo oggi. Sei anni quindi sono passati invano. Cosa non funziona? La protervia dei poteri pubblici! Fatevi spiegare il meccanismo previsto tra programmazione regionale, enti d'ambito, società in hous eccetera, perché èun meccanismo che non porta alcuna efficienza e anzi fa lievitare i costi. In questi dieci anni il mondo dei rifiuti è cambiato totalmente. Lombardia regione che a raggiunto obiettivi più importanti, Se Bassolino non avessefatto ciò che ha fatto oggi Napoli sarebbe in piena emergenza rifiut. Temo che tra sei anni noi faremo un convegno per dire noi abbiamo perso altri sei anni".

Italo Giulivo, a capo del settore Lavori Pubblici e Protezione Civile: "Riflessione su attività estrattiva impegnativa. Si devono combinare vari settori da quello imprenditoriae a quello sociale. Fino al 1985 bastava andare in Camera di Commercio per diventare imprenditore del compato estrativo. Fino al 2001 si scavava alla giornata e si è creata una groviera, ma il Prae ha avuto effetti. Certo ritardi ci sono, a partire dall'individuazione del fabbisogno, un fabbisogno che oggi è datato ma che va agiornato annualmente. Eppure non ho maivisto una nota delle Province che chiedev di rivedere il fabbisogno. A Benevento al momento partito solo un comparto. Attività hanno scontato anche un problema di accoglimento deli territori,penso a Pontelandolfo dove esiste un contenzoso, altrettanto a Durazzano. Ci sono percorsi lunghi perché vicende sono complesse. io non ho alcun timore della firma, ho sei procedimenti penali di cui due a riguardo delle cave. Ci sono sempre associazioni ambientali, sindaci, cittadini che sioppongono e passiamo moltissimo tempo a fare memorie, serve adeguamento sì ma non solo. Una cava non si può portare avanti certo a modello familiare, oggi progetti devono essee seri.". 

Antonello Barretta, direttore ciclo integrato: "A ottobre 2022 approvato piano regionale gestine rifiuti speciali. Altro aspetto è quellosui rifiuti urbani: siamo su percentuali di riciclo molto alte. Su impiantistica idem, stiamo facendo grande lavoro a tappe forzate. Tema vero è governance, il sistema regionale rispetta questa regiola. Enti d' ambito per difficoltà non hanno realizzato attività che dovevano realizzare per legge, perciò è intervenuta Regione che entro aprile, se permane stasi, commissarierá". 

L'assessore alle Attività produttive Marchiello: "Se serve costruire va bene, altrimenti esagerazioni non vanno bene: mi dedicherò attentamente a questa attività confrontandomi conble Confindustrie per creare percorso costruttivo che tuteli pil e posti di lavoro". 

Il vicepresidente della Giunta Regionale Campania Bonavitacola: "Sulle cave la novità vera è quella relativa alle nostre acque interne. Che serve anche per regolare il normale deflusso idrico dei nostri corpi superficiale. Reticoli idrografici fondamentali. Mancato intervento periodico di manutenzione su alberi e altro determina impermeabilità terreno. Persino erosione costiera nasce a monte. Manutenzione è tema di tutela ambientale e sicurezza idrogeologica. Qui a Benevento emerse possibilità di progetti di finanza per utilizzo materiale dei fiumi: idea giusta ma strada sbagliata. Stiamo lavorando per uscire da convegni e da chiacchiere. Si ogni ambito va fatto accordo quadro. Si individua un contraente e si ha responsabile del bacino idrografico. Ragioneremo su bacini omogeneo, accordi quadro e andremo avanti. 

Rifiuti? Dal 94 Stato ci ha trattato come badante nominando commissari. Rifiuti fino al primo piano non ci sono più: una volta in un convegno parlai con un broker tedesco per parlare di smaltire 5,2 milioni di ecoballe, mi rispose che non era possibile non ci fossero quelle quantità. Noi abbiamo costruito altri due impianti, in un momento in cui dal passato è arrivata anche impiantofobia. Qui in provincia di Benevento avevamo oltre centomila tonnellate di ecoballe, ne sono rimasti sei e abbiamo finito. 

Problema è che non è giustificabile inerzia dei comuni, qui abbiamo un gravissimo ritardo: stir Casalduni bloccato da cinque anni e non è possibile. Almeno su spazzamento, raccolta e trasporto bisogna andare avanti con gestioni di aree omogenee sovracomunale. In provincia di Benevento fare 8 ato non ha senso...Napoli ne ha tre, altre province uno solo, è approccio difensivo di camminare col freno a mano. Perciò approvata legge ad agosto: se non si rispettano tempi andiamo a poteri sostitutivi. Iniziative come quella di stasera però accorciano le distanze". 

Il presidente Vigorito per le conclusioni: "Ringrazio Bonavitacola e Marchiello. Quando ho organizzato convegno ho puntato sul 29 febbraio immaginando che Bonavitacola non avesse preso impegni dimenticando fosse bisestile. Convegno ci dice che noi sanniti non siamo nel dimenticatoio. Le promesse non sono sinonimo di certezza. Giulivo ha fatto excursus su tutto , a partire dai problemi: quando ci si ferma a guardare gli ostacoli non si va da nessuna parte. Ostacoli ci sono perché ci sono le soluzioni. Bonavitacola ha indicato una strada: quella che il giardino degli altri è il nostro giardino. Utilizzo dei fiumi darebbe valore: risanamento ambientale, ricchezza, lavoro e anche meno cave. Si faccia però: vorrei esserci quando questo mondo respirerà meglio".