Mollica (M5S): "Da Manfredi a Cellarulo: arte non tutelata"

La consigliera: "Manca un progetto per la pulizia del Monumento a Manfredi e non solo"

Benevento.  

Annamaria Mollica, consigliera del Movimento Cinque Stelle, interviene sulla manutenzione del monumento a Re Manfredi, posto sul Calore: "Dopo le continue sollecitazioni del MoVimento 5 Stelle e delle associazioni culturali, nel novembre 2018 il Comune di Benevento ha inviato alla Soprintendenza, per l’acquisizione della necessaria autorizzazione, un progetto di ripulitura del monumento a Dante e a Manfredi, posto sul Ponte Calore, del valore di oltre cinquemila euro.

Solo dopo oltre quattro mesi dalla predetta richiesta, lo scorso 18 marzo la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento nel dare riscontro alla nota del Comune, ha ritenuto la proposta progettuale non idonea ed esaustiva, per le operazioni da eseguire sulle diversificate parti costitutive del monumento (marmi bianchi, bronzo, travertino) ed, in più, gli interventi dovranno essere effettuati da restauratori abilitati".

Mollica però analizza: "Nulla quaestio sul rispetto di quanto prescritto dal Codice dei Beni Culturali ma, dopo ben otto mesi della risposta della Soprintendenza, nessun tipo di intervento è stato programmato e realizzato, e siamo certi che questa battaglia lenta e burocratica comporterà solo danni ulteriori ad un monumento simbolo della Battaglia di Benevento nella quale morì Manfredi di Svevia, celebrato da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Mentre fervono i preparativi per il 700° anniversario della morte del Sommo Poeta, ricorrenza di grande rilievo nella storia della letteratura italiana e della letteratura europea moderna, a Benevento Dante e Manfredi rimangono ancora vittime di una politica che non dà valore alla propria storia".

Di qui la richiesta: "Il MoVimento 5 Stelle chiede che il Comune e la Soprintendenza aprano al più presto un confronto, andando oltre le poco sudate carte della loro corrispondenza, attivando una soluzione concordata su questa ed altre emergenze dimenticate, non riconosciute tali da chi si occupa delle politiche culturali della nostra città.

Recentemente, il Presidente della Pro Loco Samnium ha lamentato l’assenza di Comune e Provincia di Benevento alla Borsa mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum.

La scarsa attenzione nei confronti di un Patrimonio cittadino, ricco di incredibili possibilità di sviluppo, presenta responsabilità diffuse a più livelli.

Alcuni organi di stampa si stanno meritoriamente occupando di casse di reperti, provenienti in particolare dal sottosuolo della Rocca dei Rettori, sparite da decenni, senza che alla Soprintendenza sappiano dare una spiegazione al giallo.

Ed intanto, continuano a languire preziosi simboli della nostra storia: il famoso dinosauro Ciro non riesce a trasferirsi in una più degna sede espositiva museale, il Chiostro di Santa Sofia aspetta la sua urgente messa in sicurezza, agonizzano gli affreschi di piazzetta Sabariani e di piazza Orsini, il Parco Cellarulo è ancora vittima dell’alluvione. Infine, ci tocca ancora lottare contro chi pensa di costruire un depuratore sul sito archeologico di Santa Clementina.

Se quelli culturali sono beni per antonomasia, perché è così difficile tutelarli e valorizzarli?

Occorre svegliarsi e subito. Benevento non può attendere altre perdite di tempo e di occasioni".